Camerano, 16 dicembre 2022 – La sensazione è fortissima, si annusa nell’aria, si capta nelle piazze dei Comuni, nelle pubblicità dei ristoranti, nei discorsi della gente: quest’anno il Natale lo si vuole consumare e celebrare come Dio comanda! Dopo quelli del 2020 e del 2021, fortemente condizionati dalla pandemia, questo a venire sarà all’insegna della libertà.
Via le mascherine quasi dappertutto, consigliate comunque e sempre per i soggetti più deboli e a rischio per via di malattie pregresse; reintegrati nei posti di lavoro i dipendenti no vax; dimenticate dagli studenti le frequentazioni delle lezioni in dad (didattica a distanza), il Natale 2022 sarà quello della riscossa, quello del ritorno alle sane abitudini del passato. Insomma, sarà quello che deve essere e che per i motivi già detti per due anni ci è stato negato, scippato, sminuito.
E poco importa se la prima donna premier della storia politica italiana in questi giorni stia correndo come una pazza per chiudere la Finanziaria 2022, attaccata ed intralciata da migliaia di emendamenti: né più né meno dei suoi predecessori maschietti. Poco importa se a tre tiri di schioppo da qui (di quelli potenti, però), si stia combattendo una guerra, una di quelle vere. Poco importa se all’interno dell’Unione Europea la corruzione e le mazzette siano all’Ordine del giorno della Magistratura e degli investigatori, manco fossimo tornati ai giorni di Mani Pulite.
Cavolo, è Natale! Il Servizio Sanitario Nazionale ogni mese perde cento medici e gli ospedali della penisola sono tutti in emergenza, ma un pino sintetico addobbato con luci e palline non lo si nega a nessuno. Il caro bollette? La mancanza di gas? Le speculazioni delle multinazionali? I quattro milioni di italiani in povertà assoluta? Il lavoro che non c’è, e se c’è è mal retribuito? Lo sfruttamento degli extracomunitari? I pagamenti delle liquidazioni ai dipendenti statali che dopo oltre tre anni dall’andata in pensione non hanno ancora ricevuto il becco di un quattrino?
Quante domande, eh! Ma cavolo, è Natale, il primo dopo una vita che si può rivivere come Dio comanda, ce lo vogliamo proprio rovinare? Chiudiamola qui, magari possiamo riparlarne a gennaio 2023 tanto, cosa vuoi che cambi?
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