Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione


di Paolo Fileni

Ancona e i perseguitati politici antifascisti

Ricostituita nelle Marche l’ANPPIA memoria storica con presidente Gianluca Quacquarini

Camerano, 26 gennaio 2023 – Arriva una nota in redazione a firma Gianluca Quacquarini consigliere comunale dorico in orbita Articolo Uno, già iscritto al M5 stelle e ancora prima nel PD: “Ricostituita ad Ancona l’ANPPIA, Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, ed io sono stato eletto presidente di questa ricostituita federazione”.

Lì per lì, ignorando del tutto l’esistenza di questa Associazione, sono stato assalito dallo sgomento. Ma come, nel 2023 stiamo ancora a parlare di perseguitati politici antifascisti? In oltre vent’anni di mestiere, dal 2000 ad oggi, non ne ho mai incontrato uno. A cosa diavolo serve ricostituire una simile associazione? E ancora, a cosa diavolo serve essere degli anti qualcosa se quel qualcosa è finito nel 1946?

Gianluca Quacquarini

Mio nonno poteva essere un antifascista, dal momento che fu mandato al fronte nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918) come un ‘ragazzo del ‘99” (nati nel 1899). E dunque testimone adulto dell’era fascista (1919-1943). Mio padre poteva essere un antifascista, dal momento che vide la luce nel 1928, alla caduta del regime di Mussolini aveva 15 anni e dunque sapeva cosa significasse esserlo. Un pensiero reso concreto dal fatto che per tutta la vita mio padre tenne nel cassetto del comodino in camera da letto la tessera del PCI, anche quando il PCI non esisteva più.

Loro sì, ma io? E con me tutti quelli della mia età o più giovani come appunto Quacquarini… Per me e per loro che senso ha, oggi, parlare di perseguitati politici antifascisti? Nessuno, ma rispondo solo per me. Per il semplice motivo che sono cresciuto in un’epoca in cui questi perseguitati semplicemente non esistevano. Appartenevano ad un passato per me remoto. Occhio però a giudicare, perché da quando ho iniziato a capire la storia ho sempre condannato il regime di Mussolini, e conosciuto a fondo la storia dei perseguitati politici antifascisti, da Sandro Pertini in testa e soci illustri, suoi compagni di lotta.

Così, sempre per capire, ho fatto qualche ricerca e finalmente ho capito. L’ANPPIA, che ha sede a Roma sin dal 1946, ha uno Statuto, un Comitato esecutivo con tanto di Revisori dei conti e un Collegio dei Probiviri; edita un giornale bimestrale: L’antifascista, fondato guarda tu proprio da Sandro Pertini, e ha sempre dedicato molta parte delle sue energie alla ricerca e diffusione della conoscenza della storia dell’Antifascismo e dei suoi protagonisti, attraverso pubblicazioni, convegni, mostre, attività nelle scuole e molto altro.

Quel che vale per la Shoah, dunque, vale anche per l’ANPPIA: la memoria storica è importante, mai dimenticare quei perseguitati dal fascismo che hanno fatto la galera e subìto l’esilio – in alcuni casi pagando con la propria vita – per costruire l’Italia democratica, liberale e repubblicana di oggi.

Dunque, il senso di questa ricostituzione sta tutto qui: ricordare la storia per non dimenticare, un monito affinché non si ripetano più certe storture del passato, assolutiste e sanguinarie. Del passato, però! Perché oggi proprio grazie a quegli eroi certe reminiscenze sono state cancellate, non ci appartengono più. E certi gruppetti nostalgici lasciano il tempo che trovano e non vale neppure la pena citarli.  Meglio così, per un attimo avevo pensato che mi fosse sfuggito qualcosa!

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di Paolo Fileni

Cristicchi a proposito dell’utero in affitto

I negozi dove commissionare il “prodotto” e il destino delle “Cicogne”


Camerano, 23 marzo 2023 – Riprendo il post pubblicato dal cantattore Simone Cristicchi (foto, con una “cicogna”) lo scorso 21 marzo. Tema: l’utero in affitto, quanto mai attuale di questi tempi. Per rifletterci, ragionarci su e magari farsi un’opinione. E magari, dopo, esprimerla liberamente con educazione e rispetto verso chi la pensa diversamente.

Lo faccio io per primo, dicendo che sto con Cristicchi, credo che i figli si debbano avere in modo naturale, conseguenza di un’unione fra un uomo e una donna; chi può li fa, chi non può pazienza, ma la coppia in questo caso deve essere messa nella condizione di poterne adottare almeno uno legalmente (maschio o femmina che sia) senza dissanguarsi finanziariamente o essere additata da mezzo mondo. Tutte le altre opzioni sono out. Tutte.

Scrive Cristicchi:    

CICOGNA 2.0

«Jelena è nata e vive in un piccolo paese del Kosovo. Jelena è una roda, una cicogna. Nessuno deve sapere quale sia il suo lavoro; è un segreto, soprattutto per amici, parenti e villaggio.

Ha prestato il suo utero a chi non poteva avere figli, anzi, in un mondo dove le parole rivestono estrema importanza, ha venduto, noleggiato, affittato il proprio utero, perché nel mondo ricco, eterosessuale ed omosessuale, il figlio è un diritto, che se non si ottiene per grazia, fortuna e natura, si compra con il danaro.

Il costo di un bambino fatto e finito, esente da difetti, con ragionevole garanzia, varia da 35.000 a 50.000 euro; la quota che percepisce la cicogna, la donna, che ha subito l’impianto, che lo ha portato in grembo per nove mesi e che lo ha partorito, solitamente è di 5.000 euro. Spesso le “rode” vengono convinte a vendersi, spinte anche da una povertà estrema che apparentemente non lascia scelta.

I negozi dove commissionare il “prodotto”sono sparsi ovunque, alla portata delle diverse esigenze e possibilità:

  • Biotexcom, Kiev, Ucraina
  • Mediterranean Fertility Institute, Creta, Grecia
  • Feskov, Praga, Repubblica Ceca
  • Interfertility, Madrid, Spagna
  • Human resources, Charkiv, Ucraina
  • Gestife, Barcelona, Spagna
  • Growing generations, Londra, Regno Unito, con filiali negli Stati Uniti e in Canada, loro però sono cari; per il tuo bambino su misura, puoi arrivare a spendere sino a 3 volte di più, 150.000 euro.

Vorrei vivere in un mondo dove la maternità surrogata venga abolita, e dove invece tanti bambini orfani e privi di futuro possano essere adottati, e cresciuti con Amore da coppie che non possono avere figli.

Spero che questo post non fomenti inutili polemiche, ma sia uno spunto di riflessione per gente di buon senso, per chi non si adegua al pensiero unico, e vuole approfondire cosa ci sia dietro tanti slogan vuoti».

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