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Camerano: lettori creduloni e fake news

I limiti dei social e di chi beve alle fonti non accreditate

4 maggio 2019 – Com’è ormai prassi consolidata, Paneburro&marmellata non esce nei fine settimana: una striscia quotidiana di riflessione non è semplice da redigere e abbisogna, appunto, di una pausa di riflessione. Oggi faccio un’eccezione perché l’argomento è serio, molto più serio di quanto sembrerebbe ai più, e perché certi ferri vanno battuti finché sono incandescenti.

Mi riferisco alla notizia dell’uomo che a Camerano (AN) da quarant’anni guidava senza patente e senza copertura assicurativa (Corriere del Conero, 2 maggio 2019). Una notizia che ha scosso l’intera comunità locale, nel bene e nel male, soffiando e ravvivando la brace mai sopita sotto la cenere del pettegolezzo e della curiosità. Una notiziola, all’apparenza, che però notiziola non è. Appena pubblicata dal giornale senza riferimenti identificativi per via della privacy, subito è scattato nei lettori il toto-chi è? Perché in tutti i paesini del mondo, da sempre, si guarda immancabilmente al dito quando si indica la luna.

Camerano diviso in due. Da una parte quelli che: “Ma chi è, dimmelo dai, che voglio fargli i complimenti di persona. Un grande, ha fregato tutti per 40 anni e risparmiato un sacco di soldi!” Dall’altra, quelli che si rodevano il fegato per non sapere chi era quel tipo molto più furbo di loro…

E giù colpe a destra e a manca per non aver scoperto prima l’obbrobrio: alla polizia locale così distratta per quarant’anni; a chi ha diffuso il comunicato reo di manie di protagonismo; addirittura alla sindaco, che siccome governa su tutto non poteva non sapere…

Finché una pagina social anonima, non qualificata, priva di amministratori visibili e dalla dubbia serietà professionale e deontologica, senza l’egida dell’Ordine dei giornalisti e non iscritta all’Ufficio stampa del Tribunale di Ancona, ha pubblicato le iniziali e la professione del soggetto in questione. Scatenando un putiferio ma, soprattutto, additando al pubblico ludibrio la persona sbagliata. Conferma che ho avuto in prima persona dal responsabile della Polizia locale. “N. I., noto proprietario delle pompe funebri del paese”, non è l’uomo fermato e sanzionato per non avere la patente da 40 anni…

Quell’uomo, il vero reo, ha già pagato la sanzione di 5.000 euro, ha subìto il sequestro dell’auto e non è stato mai scoperto perché proprietario di un’auto piuttosto vecchia e usata pochissimo. Chi è? Dopo quanto successo, una ragione in più per farlo restare anonimo. Mentre auspico che N. I., chiamato in causa pubblicamente e in modo diffamatorio, denunci i suoi detrattori e faccia chiudere quella pagina social che non vanta la minima credibilità e, anzi, danneggia prima di tutto la buona fede dei lettori (un po’ troppo faciloni e creduloni) e in secondo luogo la deontologia e la professionalità dei giornali seri e accreditati.