Argomenti per categorie

Osimo – Una firma marchigiana per la “città dell’oro” in Cina

Lo studio di architettura Fima di Osimo scelto per il grande complesso che sorgerà a Zibo, nella provincia dello Shandong

Osimo – Lo studio di architettura Fima scelto per l’Italian Golden Town, il grande complesso commerciale e residenziale che sorgerà in Cina, nella provincia dello Shandong. La proposta relativa a concept design e progetto preliminare ideata dallo studio di Osimo è stata selezionata tra una serie di proposte provenienti sia da studi italiani che cinesi da Shandong Gold Group, la società proprietaria del complesso che si colloca tra le principali realtà cinesi attive nell’industria mineraria.

Studio Fima: Maurizio Andreoli (partner), Filiberto Andreoli (ceo) e Giulia Andreoli (partner)

Un successo importante per Fima, realtà di riferimento nel settore che ha maturato un’esperienza su larga scala con progetti in Italia e all’estero, dove sta intensificando la propria presenza con attività in Cina, Iraq, Iran e Libia. Nelle Marche ha firmato interventi di rilievo, dal progetto definitivo ed esecutivo dell’ampliamento e restyling del nuovo Auchan di Fano al complesso Ecocittà a Porto Potenza Picena, esempio magistrale di riqualificazione di un’area industriale secondo principi di ecosostenibilità.

L’Italian Golden Town sorgerà presso la città di Zibo e coprirà un’area di circa 18 ettari, con una superficie costruita pari a 235.000 metri quadrati; comprenderà una città italiana dello shopping, un hotel a cinque stelle da duecento camere, un centro-parco giochi per bambini, uno shopping mall per l’oro e i gioielli, due torri per uffici e due torri residenziali.

Italian Golden Town, Jewerly center e Torri uffici (rendering Studio Fima)

«La Cina – commenta Maurizio Andreoli, principal partner di Fima – guarda all’architettura italiana con grande ammirazione; per questo progetto abbiamo ripreso le proporzioni, i decori, l’estrema varietà di stili delle nostre città e li abbiamo riproposti: questa soluzione è stata vincente. Il made in Italy – aggiunge Andreoli – ha una forza trainante all’estero, la capacità di un progettista di essere competitivo in questi Paesi può essere da stimolo anche per altre aziende attive in settori diversi, dal mobile alle finiture interne, dalla moda all’artigianato: per questo è fondamentale agire in sinergia».

Suggestivo nel progetto l’incontro con elementi della tradizione cinese. L’idea cardine nasce intorno allo Yaun Bao, l’equivalente del nostro “lingotto” d’oro, un tempo utilizzato in Cina come valuta e oggi simbolo benaugurante di prosperità: alla sua forma è ispirato l’edificio principale, il Golden Center.

Il secondo tema portante è la città italiana: saranno ricostruiti i caratteri tipologici e morfologici peculiari dell’architettura del Belpaese, dal tipico borgo toscano e marchigiano alla “calle” in stile veneziano, con elementi tipici del paesaggio urbano tra cui torri medievali, campanili e una chiesa.

Masterplan dell’Italian Golden Town (rendering Studio Fima)

Gli edifici principali saranno inoltre realizzati secondo criteri di alta efficienza energetica: pannelli fotovoltaici integrati nella copertura delle torri, recupero dell’acqua piovana e coperture verdi sono solo alcuni degli accorgimenti “green” utilizzati nel progetto.

L’Italian Golden Town sorgerà in un’area crocevia tra la capitale dello Shandong, Jinan, e importanti città come Weifang e Qingdao; un territorio in pieno sviluppo situato in una provincia da 100 milioni di abitanti, con uno dei pil più alti tra le province cinesi; la stessa città di Zibo (6 milioni di abitanti), funge da hub naturale e mostra grande vitalità sia negli investimenti che nella evoluzione degli stili di vita.

 

redazionale

Tags: