Numana, 30 ottobre 2018 – Se ci passi davanti e non ci stai attento, impegnato come sei a salire o scendere la scalinata della “Costarella”, neppure t’accorgi che arrivato circa a metà, dietro quel bel portone di un’antica casa di pescatori costruita in pietra bianca, c’è Casa Rapisarda. L’ultimo nato dei ristoranti numanesi. Giovane, giovane, appena pochi mesi di vita.

Il titolare e chef sopraffino di tale casata, non è altri che Alessandro Rapisarda, 31enne fidardense convivente con Laura che gli ha dato due figlioli: il piccolo Filippo di 2 anni e Giulia di appena cinque mesi.
Ma come ci è arrivato un giovane chef di Castelfidardo in quel di Numana, decidendo addirittura di piantarci le radici professionali? Semplice. Studi all’alberghiero di Loreto; primo stage in cucina presso Roberto Fiorinicheg al Saraghino di Numana, al quale seguono quelli all’ Hotel La Cantina di Palazzo Bello di Recanati e quello nel ristorante due stelle Michelin Le Moulin de Mougins nella cucina di Roger Verge. Tornato in Italia, per tre anni lavora nel due stelle di Mauro Uliassi a Senigallia. E, già che c’è, frequenta uno stage nel 3 stelle Michelin di Marten Berasategui in Spagna a San Sebastian.

Facciamola breve. Una carriera da chef inizia all’Hotel Gallery di Recanati; continua a Il povero diavolo di Piergiorgio Parini a Torriana. Nelle Marche, allo Chalet Galileo di Civitanova. In Piemonte, ad Alba, al tre stelle Michelin Piazza Duomo di Enrico Crippa. Nel 2016, vittoria del San Pellegrino Young Chef per l’Italia e premio Acqua Panna Contemporary & Tradition Award. Nel 2017, vittoria del Contest di LSDM.
Prima di approdare a Numana, chef Alessandro trova il tempo per infilzare altre esperienze in giro per il mondo: Giappone, New York e Washington poi, finalmente, si ferma a metà della “Costarella” e apre il suo “Casa Rapisarda”. Con un curriculum così che vi aspettate da questo chef, tanto? No, dovete aspettarvi di più, perché definire Alessandro con tanto è aspettarsi troppo poco.
Lui è bravissimo. Fa una cucina raffinata, innovativa, di fantasia e ricerca costante senza dimenticare la tradizione e i nostri prodotti. Una cucina internazional-marchigiana. È possibile? Certo che sì! Non ci credete? Provare per credere. Perché l’unico modo per capire che è possibile è provarla. E lui vi stupirà.

Così come ha stupito la Guida del Touring Club Italiano e quella del Gambero Rosso che entrambe, ieri a Roma, lo hanno premiato e consacrato nell’olimpo dei grandi giovani chef. La Guida del Touring Club 2019, ieri mattina alle Officine Farneto, gli ha assegnato il Premio Top di domani, che sta a significare le alte aspettative riposte su di lui.

La guida del Gambero Rosso 2019, sempre ieri, sempre a Roma allo Sheraton Hotel, lo ha giudicato “la novità dell’anno”, conferendogli 80 di punteggio e due forchette. E tutto questo, si badi bene, Casa Rapisarda lo ha raggiunto nell’arco di soli sei mesi d’attività. È nata una stella? Non ancora, ma se chef Alessandro continua così la prima stella Michelin non tarderà ad arrivare. Un consiglio? Andateci adesso, le stelle sì sa, faranno aumentare “l’addition” .