Ancona, 6 settembre 2019 – Continuano a crescere gli infortuni sul lavoro nelle Marche. È quanto emerge dai dati diffusi dall’INAIL ed elaborati dalla CGIL Marche. Nei primi sette mesi dell’anno sono stati denunciati 11.204 infortuni, 174 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,6%), e in controtendenza rispetto al livello nazionale in cui si registra un leggero calo. Nelle Marche, crescono in particolare gli infortuni in occasione di lavoro (+2,3%) mentre quelli in itinere sono diminuiti (-2,8%).

Il territorio che presenta un incremento significativo di infortuni è quello di Ancona (+5,5%), seguito da quello di Pesaro Urbino (+1,9%). In calo gli infortuni denunciati negli altri territori: Ascoli Piceno (-3,2%), Fermo (-2,1%), Macerata (-1,1%).
Secondo Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della CGIL Marche e Giuseppe Santarelli, Segretario Regionale CGIL Marche e Responsabile salute e sicurezza, “questi dati evidenziano come ogni giorno si consumi una strage silenziosa di cui si parla troppo poco e soprattutto si fa troppo poco per evitare. Le nuove regole sugli appalti, le gare al ribasso e la giungla dei subappalti e, in generale, la precarietà e il lavoro sempre più frammentato, cosi come un sistema pensionistico che, oltre ad aver innalzato l’età lavorativa, non tiene adeguatamente in considerazione la gravosità di molti lavori, rappresentano ulteriori e pericolosi fattori di rischio”.
Osservando gli infortuni in occasione di lavoro, emerge che i più colpiti sono i lavoratori dell’industria manifatturiera dove però gli infortuni denunciati diminuiscono leggermente (-0,7%). Crescono però in modo rilevante nel settore delle calzature e abbigliamento (+16,4%), nella chimica, nel legno-mobile (8,6%), chimica, gomma, plastica (+7,4%), mentre sono in calo nella meccanica (-6,9%). Rilevante l’incremento nelle costruzioni (+14,1%), nel commercio e riparazioni (+8,2%), nei trasporti (+4,9%) e soprattutto in agricoltura (+14,2%).
Continua a essere elevato anche il numero delle malattie professionali: nei primi 7 mesi dell’anno ne sono state denunciate 3.877, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1%). Nel dettaglio, emergono aspetti rilevanti a partire dal significativo incremento delle malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo che peraltro costituiscono i due terzi delle malattie denunciate.
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