Ancona – Favorire l’acquisizione della Carilo di Loreto da parte della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, intraprendendo tutte le azioni necessarie, compatibilmente con le competenze proprie della Regione.
È quanto chiesto dal Consiglio regionale che ha votato all’unanimità la mozione presentata oggi in aula dal vice capogruppo Francesco Micucci e dal consigliere Boris Rapa (Uniti per le Marche), che impegna la Giunta a fare quanto possibile per favorire le relazioni tra Ubi-Ndm e Bcc e la sua capofila Cassa centrale banca.

I due gruppi bancari sono in trattativa. L’istituto di credito civitanovese è intenzionato a presentare a Ubi-Nbm un’offerta per l’acquisizione della Carilo in vista della realizzazione di un “micropolo” nelle Marche formato da 30 sportelli.
«L’operazione garantirebbe tutela dell’occupazione nonché un maggior sostegno al credito delle piccole e medie imprese del territorio e delle famiglie marchigiane – spiega il vice capogruppo Micucci – È inevitabile, infatti, che il processo di fusione in Ubi Banca delle ex Banca popolare di Ancona, Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Loreto porti ad una sovrapposizione di sportelli con conseguenti ripercussioni negative sul personale.

Come è altrettanto inevitabile – conclude Micucci – la concentrazione delle linee di credito che renderebbe difficile, se non impossibile, garantire alle imprese marchigiane gli stessi affidamenti oggi divisi in tre banche diverse. Per questo chiediamo alla Giunta di fare tutto ciò che è in suo potere, pur consapevoli che parliamo di trattative tra privati, per favorire l’operazione Bcc-Carilo».
Bcc Civitanova è tra le realtà più solide nel panorama italiano. Conta 109 dipendenti e 13 agenzie. Ha una raccolta complessiva di 632.589 milioni; gli impieghi alla clientela sono 321.426 milioni ed il suo patrimonio netto è di 74.525 milioni.
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