26 Mag Spazio: da OsimoLab l’input per un cluster scientifico marchigiano
Mercoledì 27 maggio primo volo in orbita per mezzo di un’azienda privata, l’esplorazione spaziale tocca un punto di non ritorno e apre nuove frontiere di business
Osimo, 26 maggio 2020 – Prove tecniche di futuro. Mercoledì 27 maggio è una data da cerchiare in rosso sul calendario. Per la prima volta, due astronauti voleranno con una navicella spaziale di un’azienda privata – la Space X di Elon Musk – per andare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Un evento storico, precursore di un nuovo paradigma per ciò che concerne l’esplorazione dello spazio e le connesse opportunità di business.
Un passaggio di certo fondamentale per gli Stati Uniti e la Nasa, che grazie a questa collaborazione con un soggetto privato americano riportano, dopo nove anni dallo stop dello Space Shuttle nel 2011, astronauti statunitensi nello spazio, partendo da una base di lancio sempre a stelle e strisce. Un’operazione tutta made in USA, ma che apre nuove frontiere per il mondo intero.
Anche per l’Italia e le Marche, regione dal significativo potenziale imprenditoriale e culla dell’umanesimo matematico. Quindi, lo spazio come occasione di riconversione del sistema produttivo anche per molte realtà marchigiane e traino per l’intero sistema economico regionale.
Un settore in grado di generare ampi margini di crescita, ma che richiede di investire su ricerca, formazione e collaborazione pubblico/privato. Temi strettamente interconnessi, come già messo in luce lo scorso 10 ottobre con l’iniziativa conclusiva della Settimana Mondiale dello Spazio – unico evento nazionale ad aver ottenuto il patrocinio di Esa, Asi, Inaf e Gssi – organizzata ad Osimo nell’ambito del progetto OsimoLab, proprio con l’obiettivo di far dialogare istituzioni, aziende, mondo accademico e della ricerca, per incentivare la nascita anche nella regione Marche di un cluster tecnologico e scientifico.
Le materie STEM, peraltro, rappresentano una sfida, tutta attuale, di carattere culturale e sociale. Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica sono linguaggi imprescindibili del futuro più prossimo e sono anche un campo di prova per la parità di genere: «L’auspicio è che sempre più ragazze si avvicinino allo studio di queste materie – dice Frida Paolella, consigliera comunale delegata ad OsimoLab – tradizionalmente appannaggio delle menti maschili, considerato anche che nei quattro atenei marchigiani il numero delle studentesse è superiore a quello dei colleghi uomini.
Oggi, purtroppo, la crisi sanitaria ed economica legata al Covid-19 sta assorbendo gran parte dell’energia e dell’attenzione del sistema-Paese – conclude la Paolella – Ma lo straordinario lancio nello spazio del 27 maggio ci dà l’occasione di guardare avanti ed immaginare un futuro nuovo e affascinante, anche per le nostre Marche, terra di celebri scienziati, lavoratori operosi ed imprenditori eclettici».
redazionale
© riproduzione riservata