Osimo, 20 luglio 2020 – “Persone ammassate e senza mascherina in barba alle regole sul distanziamento sociale. Come era prevedibile, la Osimo Vertical Night, organizzata “orgogliosamente” dall’Amministrazione Pugnaloni e dalla Asso, è stata un disastro per il mancato rispetto delle norme anti Covid e per l’assenza di controlli”.

Parole di denuncia piuttosto dure quelle inviate in redazione da Achille Ginnetti, consigliere comunale di Progetto Osimo Futura: «Avevamo già espresso il nostro parere riguardo questo evento, decisamente inopportuno in un momento così delicato dal punto di vista sanitario. Ma non solo – rincara Ginnetti – Più volte nelle scorse settimane abbiamo segnalato assembramenti in centro per la movida e la carenza di controlli. Ebbene, l’Amministrazione ha fatto finta di niente ed ha sottovalutato il rischio di una simile iniziativa».

Nel mirino di Ginnetti anche la totale mancanza d’intervento da parte delle forze dell’ordine: «Sabato sera anziché prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza, i controlli sono stati inesistenti. Le persone con la mascherina si contavano sulle dita di una mano e del distanziamento nemmeno l’ombra».

L’accusa di Progetto Osimo Futura coinvolge anche Pugnaloni: «Il sindaco è estremamente soddisfatto per l’ottima riuscita della serata giustificando il mancato rispetto delle norme anti Covid con la mancanza di senso civico dei presenti. Parole assurde, soprattutto perché pronunciate da un Amministratore pubblico che ha come compito di far osservare le leggi! Viene da chiedersi come sia stato possibile organizzare un simile evento mentre in tutta Italia sono stati cancellati spettacoli, manifestazioni e iniziative in quanto impossibile garantire il distanziamento sociale».

In città sta passando il messaggio, a Osimo è tutto permesso?
«Dobbiamo solo sperare che sabato sera in mezzo a tutta quella folla, non ci sia stato nessuno con il virus – conclude Ginnetti – altrimenti quanto fatto finora sarà vanificato e torneremo presto al punto di partenza. Riportare i giovani in centro era tra i punti del nostro programma elettorale, ma non con iniziative del genere, bensì creando dei luoghi stabili di incontro, studio, arte e ovviamente creando opportune occasioni di divertimento».
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