Osimo, 23 settembre 2018 – Non poteva iniziare meglio la settima edizione del Festival del giornalismo d’inchiesta, ieri sera a Osimo presso l’hotel La Fonte. Sala gremita con tanta gente in piedi per ascoltare l’incredibile quanto tragicamente vera e pericolosa storia professionale di Federica Angeli, cronista di Repubblica coraggiosissima capace, con le sue inchieste, d’inchiodare alla sbarra di un tribunale ben 23 esponenti del clan mafioso degli Spada in quel di Ostia.

Vive sotto scorta per questo suo coraggio, Federica, sposata e madre di tre figli. Ci vive da anni e, come ha spiegato ieri sera ad un pubblico attento, ha imparato a condividere questo status coinvolgendo i sui bambini in un gioco sulla falsariga di quello attuato da Roberto Benigni in La vita è bella… Là, un gioco con in premio un carrarmato, qua un gioco al rialzo con in premio, per gli ottimi articoli da lei pubblicati, autisti, auto, elicotteri…
Un gioco, un modo per far digerire e accettare ai suoi ragazzi gli uomini della scorta, i mezzi blindati, e quella vita super limitata e controllata. E c’è riuscita se il suo figliolo mezzano un giorno le ha domandato: «ma quanti buoni articoli devi scrivere per avere in premio una villa?»

Ieri sera ad Osimo, Federica Angeli si è raccontata in tutta la sua maniera d’essere donna normale, piena di paure, ma cronista superlativa con il chiodo fisso di mandare in galera il clan mafioso degli Spada che si erano impadroniti – intimidendo, ammazzando, corrompendo – dell’intera vita politica, sociale, commerciale di un Comune come Ostia. Il suo Comune.
Si è raccontata partendo dal primo incontro con il boss per un’intervista: telecamera nascosta poi scoperta. Con allegate minacce e promesse di morte. Si è raccontata proseguendo con l’assegnazione della scorta e con tutto ciò che ne consegue per lo scortato e la sua famiglia. Si è raccontata dopo che il suo giornale, Repubblica, le aveva tolto la pubblicazione dei suoi pezzi – dunque la protezione della testata – e lei che in tutta risposta ha aperto una pagina sui social per continuare da sola la battaglia.

Fino ad arrivare ad oggi, all’attesa dello svolgimento in tribunale della causa che vede – grazie a lei – imputati ben 23 esponenti del clan Spada per associazione mafiosa e tanto altro.
«Non so se riusciremo a vincere – ha ribadito Federica – non so se tutti gli imputati verranno alla fine condannati. Ma averli portati tutti in carcere per me è già di per sé una gran vittoria».
Lunedì 24 settembre, ore 21.15, il festival del giornalismo d’inchiesta propone in cartellone la sua seconda serata, sempre presso la sala congressi dell’hotel la Fonte di Osimo. Ospite, sarà Emiliano Fittipaldi, autore per L’Espresso di alcune tra le più rilevanti inchieste giornalistiche degli ultimi anni, dal caso del sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino alle inchieste sui rapporti tra politica e crimine organizzato.