Osimo e il 700. Un binomio che forse non riaffiora subito nella memoria degli osimani. Eppure il centro storico che si conosce passeggiando oggi da porta Vaccaro a via Cialdini è stato profondamente modificato a partire dal XVIII secolo.
Dalle facciate dei palazzi nobiliari, al rifacimento delle chiese secondo i canoni barocchi o neoclassici fino all’apertura di piazze e strade, molto parla di grandi architetti e pittori osimani o marchigiani formatisi nella Roma papalina: tra questi annoveriamo il progettista locale Alessandro Rossi, vanvitelliano di formazione, l’arceviese Andrea Vici, passando per l’architetto dei grandi teatri del centro Italia Cosimo Morelli fino al pittore e paesaggista Melchiorre Jelli e al suo propabile allievo Antonio Cappannari, avo del ben più noto Elmo.

Non sarà certo un caso se questi ed altri grandi artisti furono chiamati in città dalle famiglie più facoltose che vollero far sfoggio del loro essere “nobili eruditi”.
Per scoprire la Osimo del ‘700 , aspettando l’appuntamento di agosto con la IV edizione di “Osimo Rivivi ‘700”, il Comitato promotore della rievocazione, in collaborazione con l’Unitre, organizza per sabato 24 marzo un mini tour del centro storico sulle tracce dell’architettura, del costume e della storia di questo affascinante secolo “dei Lumi”.
L’appuntamento è alle ore 16.30 in piazza Dante da dove si parte per una visita composta da 10 tappe simboliche: dalla chiesa e dal convento della SS. Annunziata si scenderà verso la “Portarella” entrando nella chiesa di S. Leopardo e di S. Pietro dell’Ospedale; si risalirà verso la “Via Maggiore” con sosta a Palazzo Campana, si racconterà la storia del teatro “La Fenice” per poi dirigersi alla volta di Via S. Francesco che custodisce, seppur poco valorizzati a causa della strettezza della via, raffinate decorazioni barocche sulle facciate dei suoi palazzi.
Per scoprire la seconda parte del tour basterà partecipare domani a questa caccia al tesoro della Osimo barocca.
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