Castelfidardo, 5 settembre 2018 – Entusiasmo, qualità, innovazione. Soffia un’aria fresca sul Pif 2018 – Premio internazionale di Fisarmonica – la cui 43ª edizione è alle porte: dal 9 al 16 settembre, irrompe un programma ricco di emozioni con centinaia di musicisti in gara e ospiti illustri.
Il nuovo direttore artistico, il maestro abruzzese Renzo Ruggieri, trasmette una visione a 360 gradi, energia e la sua esperienza tracciando un’impronta già ben distinta: «Dobbiamo osare, il Pif è la fisarmonica, Castelfidardo è il mondo della fisarmonica. Aspiriamo ad essere come il festival di Sanremo che non rappresenta una linea, una convinzione o una tendenza stilistica ma le abbraccia tutte, accogliendo ogni voce. Recuperiamo inoltre un aspetto preminentemente culturale: non solo audizioni e concerti scritturando il musicista di turno che attira pubblico, ma scelte forti con formule innovative aperte al futuro e a un passato che non possiamo dimenticare».

Ogni evento sarà gratuito e racconterà una storia con taglio agile e connubi appositamente concepiti per la rassegna fidardense. Vedi gli appuntamenti serali dislocati fra centro storico e teatro. Dall’anteprima di domenica 9 «che riporterà all’Astra il teatro unendo l’arte circense e musicale con uno spettacolo di altissimo valore – Fissò Armonikos – in cui si omaggia Paolo Soprani nel centenario della morte», all’Electro talk & play di martedì 11 (ore 21 sala convegni) dedicato all’elettronica applicata alla fisarmonica in cui si alterneranno con interventi di 10 minuti personaggi e musicisti presentando i rispettivi progetti.
Apertura ufficiale in piazza con gli “Alici&Calici” di mercoledì 12 in collaborazione con Marchigianamente che esalterà l’enogastronomia e la versatilità di un tris d’assi: Sergio Caputo, Simona Molinari e Michele Monina coordinati da Mattia Toccaceli e accompagnati dalle note del Calambre quartet.
La serata di giovedì 13 è da virtuosi: memories di Peppino Principe, «perché non si può parlare di futuro senza ricordare il passato da cui veniamo», ripercorrendo l’esuberante animo giovanile del maestro e il personaggio di straordinario successo nell’età più matura.
Venerdì 14, ecco il grande jazz, «unendo i talenti di due fra i più promettenti artisti della nuova leva, come il fisarmonicista portoghese Joao Barrados e il sassofonista Francesco Cafiso».

Sabato 15, un altro gioiello: la prima assoluta di “S-confini” con tre artisti rappresentativi della musica sperimentale (Vladimir Blagojevic), la nuova tendenza neoclassica (Cesare Chiaccheretta) e il crossover (Marco Gemelli) attraversando genere popolare, classico e jazz.
Domenica 16, una chiusura esplosiva con un autentico fuoriclasse dell’organetto: Riccardo Tesi e la Banditaliana.
Un Pif 2018 come un contenitore che dispensa pillole uniche e speciali: due world premières con uno dei più importanti artisti russi, Yuri Shishkin, l’Accordion Stage Academy per musica nuova a cura del nuovo Cdmi, le lezione gratuite di strumento della civica scuola “Soprani”, i concerti aperitivo, workshop, momenti di festa come quello offerto il sabato dall’Orchestra del Saltarello che ha animato anche la notte della Taranta e il I maggio romano.
Il tutto ruota attorno al nucleo centrale del premio&concorso fondato su quattro sezioni (classico, virtuoso, jazz, world music), cui è dedicata ciascuna giornata, per il quale si è consolidato un consistente numero di iscrizioni formando una giuria stellare presieduta da un artista che ha cambiato la storia della musica: Friederich Lips.
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