Castelfidardo – ‘Cuochi per caso’ nasce dal desiderio di cucinare insieme. Carla Latini e Mara Palanca l’hanno pensata e subito condivisa con gli amici cuochi marchigiani più vicini. Per affetto, per eventi fatti insieme e per ‘affinità elettive’. Si è subito unita Victoire Goulobi, cuoca africana del Congo belga e seconda classificata a Top Chef.

Ma che ‘affinità elettive’ hanno Antonio Di Guglielmo, marito di Mara e chef patron del Ristorante Amaranto’s di Castelfidardo (dove il format si è materializzato il 4 dicembre), Paolo Paciaroni, cuoco da esperienze stellate ritornato nelle Marche, Maurizio Digiuni, cuoco senior sulla costa sud diviso fra terra e mare, Carlo e Carla Latini, artigiani della pasta e appassionati cuochi casalinghi gourmet, Mara Palanca, cuoca e pasticcera accanto al marito Antonio e, infine, Victoire?
Tutti insieme hanno raccontato che la serata ha preso forma strada facendo fra il gruppo creato su Whatsapp e Facebook. Le affinità sono presto dette: i ‘Cuochi per caso’ preferiscono cucinare locale, fresco e stagionale, amano sfidare i confini del gusto ma anche rassicurare i nasi e i palati più allenati, sono tutti per uno e uno per tutti e lo hanno dimostrato in cucina.

Sotto data, però, Victoire che dirige le cucine del Mirtillo Rosso alle pendici del Monte Rosa, non ha potuto partecipare. Ma era virtualmente in sala in un collegamento via skype a sostenere e incoraggiare i suoi colleghi. Tutti professionisti tranne Carlo e Carla Latini: lei, sempre vicina ai cuochi assorbe nozioni e prende appunti; lui li mette in pratica manualmente.

Il benvenuto è stato firmato proprio da loro: Carlo e Carla hanno aperto con ‘oltre la pasta c’è di più’. Le Rosselle che Carlo produce nel Forno Dorico: croccanti friselline farcite con casciotta di Urbino e cime di rape, baccalà mantecato, ratatouille di verdure e sgombro sfumato al verdicchio. Ad aggiungersi, le sperimentazioni di Mara e Antonio con i trucioli di Gualtiero Marchesi sia al mais che al cacao, fritti e serviti con sgombro affumicato e salsa di erba cipollina.

Il pubblico intervenuto ha molto gradito e innaffiato queste leccornie con il vino spumante brut dell’Azienda Conte Leopardi di Numana. Intanto, in cucina, chef Paolo Paciaroni aiutato da Gabriele – il secondo di Antonio subito soprannominato il fratello giovane e alto di Heinz Beck – impiatta il suo antipasto che Mara chiama ‘alternanza di sapori e piaceri’: panzanella con pannocchie cotte e crude, limone candito e stracchino. Un piatto maturo e sicuro. Ben equilibrato nei contrasti e nelle consistenze fra crudo e cotto.

In sala, gli esperti commentano anche l’abbinamento con il vino: un Sauvignon Bianco del Coppo 2016 sempre dell’azienda Conte Leopardi. Il primo tocca a Maurizio Digiuni che presenta un suo celebre cavallo di battaglia: gli spaghetti Cappelli Originali 1915 di Carla Latini con cacio, pepe, cozze e zafferano. Che Mara ha rinominato ‘alchimie’. Un piatto antico che unisce il mare della costa sud marchigiana alle sue colline. Il Sauvignon regge alla grande questi sapori e profumi prepotenti e molto golosi.

Tocca ad Antonio Di Guglielmo impiattare un secondo coraggioso negli abbinamenti. ”Chissà se tutti capiranno che l’oliva va mangiata alla fine?” pensa a voce alta Antonio. Il merluzzo salato da noi con fondente di patate, amatriciana di pomodori invernali, tè nero affumicato, oliva orbetana e perle di rosmarino viene accolto con curiosità. Del resto i ‘Cuochi per caso’ sono qui, non a caso, per stupire. Complesso, intelligente. Piace molto insieme al Sauvignon Calcare 2016. Un vino su cui ragionare.

I ‘Cuochi per caso’ ora aiutano Mara e il suo dessert molto fashion che si chiama ‘collezione autunno inverno’. Cheese cake ai cachi con salsa al rum, mini strudel di mele cotogne con salsa di melograno, dolcetto alle castagne con crumble di rosselle di Latini. In realtà sono tre mini dessert. Uno più gaudente dell’altro.
Brindisi a fine serata con un vino spumante dolce mentre i ‘Cuochi per caso’ e tutto lo staff del ristorante vengono presentati al pubblico fra applausi e domande. Mara riprende la parola e chiama Carla e Carlo Latini. C’è un regalo per loro da parte di tutti. Glielo porge Patrizio Moscardelli, un artista eclettico e innovativo (poteva non essere così per ‘Cuochi per caso’?) che lavora materiali alternativi. È un quadro con campo azzurro cielo e 25 alte spighe di grano. per ricordare che sono 25 gli anni della prima pastificazione in purezza degli spaghetti Cappelli di Latini.
In sala c’è già chi si candida per il prossimo ‘Cuochi per caso’. E come sempre succede, quando la serata ha avuto successo, nessuno si alza per andare a casa. Stanno arrivando i famosi biscotti di Mara. Paolo Paciaroni è il primo a congedarsi. L’indomani lo aspettano le cucine di Borgo Lanciano a Castelraimondo.
Ma questa è un’altra storia.