Castelfidardo, 11 settembre 2018 – Prendi uno dei critici musicali più stimati e pungenti, aggiungi un’artista famoso per lo swing del “sabato italiano”; metti una delle più belle voci femminili del panorama jazz ed un autore-regista emergente di origine fidardense. Inserisci l’accompagnamento musicale di un raffinato quartetto, le bollicine di Alici & Calici ed il gioco è fatto: il Premio internazionale di Fisarmonica si apre in maniera effervescente.
Le stelle della serata inaugurale di mercoledì 12 (dalle 19:00, piazza della Repubblica, ingresso libero) sono Michele Monina, Sergio Caputo, Simona Molinari e Mattia Toccaceli, protagonisti alle 21:00 di un inedito talk show musicale incastonato nell’offerta gastronomica di vini e pesce azzurro in collaborazione con O’Brian Iris Pub e Marchigianamente.
«Una cerimonia originale pensata per un’edizione particolare del Pif, i cui elementi caratterizzanti rimangono la qualità e l’internazionalità agganciate alla tradizione ma proiettate al futuro spingendo le commistioni fra generi», spiegano il sindaco Roberto Ascani e l’assessore alla cultura Ruben Cittadini.

Ad introdurre gli ospiti, la sfilata con le bandierine di tutti i Paesi partecipanti al Premio&Concorso, degli allievi del maestro Luigino Pallotta, facenti parte delle classi 3ª e 4ª dell’Istituto Sant’Anna che seguono il progetto di orchestra di fisarmoniche a cura della civica scuola di musica “Soprani” grazie alla borsa di studio in memoria di Mimmo Orlandoni.
A seguire, il talk show che il conduttore, Mattia Toccaceli presenta così: «Una serata dedicata alla musica, ai giovani, agli illustri ospiti e alle loro storie, alla città madre di uno strumento che può allargarsi al mondo del pop ed avere un respiro sempre più ampio e mainstream».
Una serata piena di sorprese, in cui il giovane autore e regista ex studente del Meucci ormai affermato sui più importanti canali radio e tv nazionali, coinvolgerà gli imprevedibili ospiti in improvvisazioni con il quartetto Calambre composto da Luigino Pallotta (fisarmonica), Luca Catena (violino), Marco Lorenzetti (percussioni) e Claudio Mangialardi.

Sergio Caputo, noto per avere sfondato a Sanremo e al Festivalbar con “Il Garibaldi innamorato” e “Italiani mambo”, è l’emblema di una cifra che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini con un uso insolito e innovativo del linguaggio letterario che attinge dal quotidiano; romano, si è trasferito nel ’99 in California stringendo collaborazioni eccellenti e rientrando recentemente in Italia. «Quando nel 1983 esplodeva il suo Sabato italiano – osserva Toccaceli – nasceva Simona Molinari, un’artista di formazione classica, una voce eccezionale, fedele ad un valore e ad uno stile principalmente swing e jazz che l’ha portata a importante affermazioni».
Ad alimentare il dibattito, il “critico musicale più cattivo d’Italia per eccellenza”, lo scrittore e autore Michele Monina, la cui conoscenza, ironia e cultura a tutto tondo terrà altissimo l’interesse annunciando: «la fisarmonica la gradisco rosso sangue…»
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