28 Ago Camerano si tinge di Rosso Conero da venerdì 1 a domenica 3 settembre
20 cantine, 15 punti di ristoro, 34 gruppi musicali, 40 concerti e performance artistiche, 5 mostre “tematiche”, 2 convegni e tanta sicurezza
Camerano, 28 agosto 2023 – 20 cantine, 15 punti di ristoro, 34 gruppi musicali, 40 concerti e performance artistiche, 5 mostre “tematiche” e 2 convegni: questi i numeri trasmessi oggi in conferenza stampa che caratterizzeranno la XXVIII edizione della Festa del Rosso Conero che si terrà a Camerano nel prossimo fine settimana da venerdì 1 a domenica 3 settembre 2023.
Camerano è la patria del Rosso Conero, un vino che proprio in quest’area esprime al massimo le sue grandi caratteristiche e, quindi, in occasione della XXVIII edizione della festa sarà celebrato in maniera adeguata.
Stand aperti dalle ore 19.00 fino all’01.00 e musica con dj set e concerti sino alle 02.30 nelle giornate di venerdì e sabato, fino all’1.30 in quella di domenica. Un grande vino come il Rosso Conero non può che essere accompagnato da ottimo cibo e in questa edizione si potrà scegliere tra carne e pesce passando per menù biologici, vegetariani, vegani e, ancora, percorsi di degustazione ad hoc con chef e verticali grazie alla collaborazione dei sommelier dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier) la più grande associazione di professionisti del vino nel mondo.
Una festa particolarmente attenta all’ambiente e alla sicurezza. Differenziazione spinta di tutti i rifiuti con particolare attenzione agli oli esausti di frittura e ai rifiuti organici. Oltre 50 addetti alla security e un servizio sanitario di primo ordine con la presenza di personale specializzato, medici e ambulanze.
«La macchina comunale si è adoperata con il massimo delle energie – ha dichiarato il sindaco di Camerano Oriano Mercante – al fine di poter organizzare una festa unica. Questa edizione, d’altronde, è la prima che non è viziata dai restringimenti dovuti alla pandemia. Il Rosso Conero è Camerano con tutto ciò che ne consegue. Dal turismo all’imprenditoria, passando per l’occupazione e la visibilità mediatica che questo grande vino può garantire a tutto il territorio. Ci tengo a precisare che quest’anno abbiamo voluto dare particolare importanza al “piano sicurezza” della festa, con molti addetti e un servizio sanitario che possa garantire alle migliaia di persone previste di vivere Camerano, i prodotti e le sue bellezze in totale serenità».
Concetto di fondo ribadito anche da Giacomo Marincioni, assessore al Turismo: «La politica turistica del nostro Comune è legata a doppio filo con il Rosso Conero. È il nostro più importante ambasciatore in Italia e nel mondo. La festa che organizziamo è un momento importantissimo poiché vuole esprimere tutte le grandi potenzialità turistiche di questo territorio proponendo in tre giorni un assaggio dell’esperienza e scoperta di Camerano al turista, coinvolgendolo attraverso il vino e i nostri prodotti tipici. Specifica attenzione quest’anno è stata data al tema ambientale, organizzando una festa sostenibile e particolarmente attenta dal punto di vista della raccolta differenziata dei rifiuti e del decoro urbano».
A sottolineare la valenza del sapere che si cela all’interno del mondo del vino, l’intervento dell’assessore alla Cultura Barbara Mori: «Il vino è cultura, ma esiste anche una grande cultura del vino – ha spiegato la Mori – non a caso sono tantissimi gli eventi in tal senso durante questa 3 giorni: dalle mostre ai concerti passando per gli artisti di strada, ma il vino è anche una fondamentale attività economica che richiede cultura d’impresa. In quest’ottica di valorizzazione si inserisce il convegno del primo settembre alle ore 17 dal titolo “La terra del Rosso Conero si tinge… di Rosato” con i qualificati interventi dell’Istituto Marchigiano di tutela vini (Imt) e dell’agenzia per il turismo e per l’internalizzazione delle Marche (Atim) e dell’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini. L’altro momento di riflessione è quello del 2 settembre sempre alle ore 17 dal titolo esplicativo “Il territorio del Parco del Conero un ambiente virtuoso tra qualità dei prodotti e sostenibilità delle aziende” che approfondirà il tema dell’utilizzo del marchio “Terre del Conero” in collaborazione con l’Ente Parco».
Ente Parco che alla conferenza stampa di presentazione dell’evento era rappresentato dal suo presidente facente funzioni Riccardo Picciafuoco: «Per noi è un’occasione speciale – ha detto Picciafuoco – per rilanciare il marchio Terre del Conero che abbina l’attenzione alla qualità nella produzione al percorso che le aziende produttrici stanno facendo anche per la sostenibilità ambientale. La sinergia con il Comune di Camerano che fa parte del Parco del Conero e con l’Amministrazione Mercante, ci offre l’opportunità anche quest’anno di prevedere un’occasione per sviluppare i contenuti del percorso che stiamo portando avanti per deburocratizzare la filiera di Terre del Conero nell’interesse del territorio e delle aziende che vi insistono».
Tornando alla parte del divertimento fine a se stesso che caratterizzerà la tre giorni della Festa del Rocco Conero: «Sarà una proposta artistica estremamente variegata – ha dichiarato Simone Giorgini art director dell’edizione 2023 della Festa del Rosso Conero – dove i generi musicali dialogheranno con i luoghi della città. Musica soft come jazz e world music la faranno da padrone in Piazza Mons. Donzelli e in Via delle Mura, specialmente in prima serata, poi con il passare delle ore arriveranno i DJ set. Via Garibaldi sarà invece dedicata al ballo e For’ di Porta sarà il luogo dei grandi concerti. Stornelli e solisti arricchiranno la proposta musicale con spettacoli itineranti con un genere ironico che sarà sicuramente apprezzato da tutti i visitatori».
In ultimo, i costi organizzativi. L’agenzia teramana Noma 21, nella figura di Suzana Ndreu, si è accollata tutta l’organizzazione della Festa del Rosso Conero, investendoci circa 40mila euro che dovrebbe recuperare (magari guadagnandoci), con la vendita a 12 euro del kit che prevede: sacca portabicchiere, bicchiere e 5 tagliandi degustazione da spendere nei banchetti dei produttori. Produttori che quest’anno potranno vendere, oltre al Rosso Conero, anche altri prodotti della loro azienda agricola.
A questi vanno ad aggiungersi altri circa 40mila euro spesi dal Comune per la sicurezza, l’assistenza medica e quant’altro. Un totale sugli 80mila euro già investiti, dunque, per garantire una buona riuscita della festa, tutta incentrata e compressa nell’area del centro storico. Continua a latitare una visione più ampia a livello organizzativo, come l’allargare gli spazi for de porta coinvolgendo ad esempio quelli di Piazza Aldo Moro, la Pineta, l’area sportiva Vittime dell’Heysel, adattissime ad ospitare artisti e convegni. Così come manca il coraggio di mettere a pagamento l’ingresso alla Festa, giustificato dal calo certo di pubblico (affatto dimostrato), e dalla difficoltà a garantire la sicurezza in un’area troppo vasta da controllare.
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