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Da lunedì 18 maggio le Marche tornano a lavorare e a vivere

Ripartono le attività artigianali e commerciali. Il testo del decreto regionale del 15 maggio e quelli dei protocolli per la sicurezza sanitaria

Camerano, 16 maggio 2020 – Con il decreto n. 152 del 15 maggio 2020 la Regione Marche ha ufficializzato la riapertura delle attività produttive per lunedì 18 maggio. In tutte le provincie marchigiane, e di conseguenza in tutti i Comuni dalla costa all’entroterra, c’è oggi una fibrillazione e concitazione inimmaginabile: mancano solo due giorni alle riaperture e l’emissione tardiva del decreto regionale, complice la sfibrante trattativa Stato/Regioni, ha complicato notevolmente l’organizzazione della ripresa. Leggi qui il testo originale del decreto

Da lunedì 18 maggio si riparte, dunque. Resterà da valutare quali attività ripartiranno e quali no, dal momento che diverse realtà produttive non avranno la forza economica per farlo, o hanno giudicato non proficuo farlo a determinate condizioni.

Queste le attività delle Marche che riaprono:

  • Somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti) svolte anche da parte di attività artigianali (come ad esempio pizzerie, rosticcerie, friggitorie, pasticcerie, gelaterie, pizzerie al taglio);
  • Commercio su aree Pubbliche (mercati, fiere, posteggi, commercio itinerante);
  • Commercio al dettaglio in sede fissa (negozi)
  • Acconciatore, estetista, centro benessere;
  • Tatuatore e piercing;
  • Sgombero cantine e solai

Il decreto, che subordina la riapertura al rispetto dei protocolli per la sicurezza sanitaria, è stato trasmesso alle Prefetture, ai sindaci dei Comuni marchigiani, alla Camera di commercio delle Marche e alle segreterie regionali dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e alle Associazioni di categoria, dei consumatori e a quelle della cooperazione per la massima diffusione e applicazione. Leggi qui i testi dei protocolli per la sicurezza sanitaria.

 

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