20 Dic Osimo. Nel mare ci sono i coccodrilli!
Dal racconto di Fabio Geda questa sera ore 21.15 al Palazzo comunale lo spettacolo messo in scena dalla compagnia Bam
Osimo – Cinque ragazzini afghani di dodici anni o poco più imbarcati clandestinamente su un gommone che dalle coste turche li trascina fino alla Grecia. Cinque ragazzini che sono dovuti diventare grandi troppo in fretta per imparare a resistere ai colpi sferrati da una sorte avversa che li percuote e li spolpa, ma che conservano ancora intatte le paure dei bambini. Quella del mare aperto, ad esempio. Soprattutto di notte, quando l’oscurità cancella ogni confine e inghiotte ogni certezza, lasciando però vivo il terrore che in quel buio possa nascondersi qualsiasi cosa. Persino i coccodrilli.
“Nel mare ci sono i coccodrilli”, il racconto del torinese Fabio Geda, pubblicato nel 2010 da Badini&Castoldi, diventato nell’immediato un vero e proprio caso editoriale tradotto in trenta paesi, arriva a Osimo sotto forma di spettacolo teatrale. Promotore dell’evento che si terrà questa sera, martedì 20, a partire dalle ore 21.15 presso la Sala Maggiore del palazzo comunale, il GUS (Gruppo Umana Solidarietà) locale, ovvero l’ente gestore dei progetti Sprar: Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, del Comune.
La sceneggiatura, così come la trama del romanzo breve di Geda – il quale ha curato personalmente l’adattamento teatrale – racconta la storia vera di Enaiatollah Akbari, un bambino hazara, ovvero appartenente all’etnia afgana degli “esclusi”, da sempre soggetti a violenze e discriminazioni. Nato nel distretto di Ghazni, un villaggio adagiato su una valle, isolato da due muraglie rocciose, Enaiatollah è costretto a intraprendere un viaggio della speranza che lo porta fino in Italia.
A Torino, dove arriva dopo aver attraversato Pakistan, Iran, Turchia e Grecia, tra lavori di fortuna, tentativi forzati di rimpatrio, lunghi tragitti a piedi o su camion stipati senza la possibilità di muoversi e di mangiare, Enaiatollah riesce a ottenere un permesso di soggiorno, viene dato in affidamento a una famiglia italiana, si iscrive a scuola. Inizia a vivere. E a raccontare la sua storia.
La storia incredibile di un sopravvissuto. Uno spaccato di realtà contemporanea che tratta con schiettezza e sensibilità la tematica dell’immigrazione, che mette in luce il dramma vissuto da coloro che scappano dalla propria terra e dalla propria famiglia portando con sè nient’altro se non la voglia di sopravvivere. Questa sera, regia di Paolo Brigugia ed Edoardo Natoli, a vestire i panni del protagonista e dei suoi compagni di avventura saranno gli attori della compagnia cagliaritana Bam.
Enaiatollah, l’eroe di questa triste favola a lieto fine, oggi ha ventotto anni – la sua età è stata stabilita dalla Questura italiana, visto che nel suo paese di origine l’anagrafe non esiste – e ha superato la paura che nel mare si nascondano i coccodrilli. Ha studiato italiano, frequenta l’università di scienze politiche, lavora e sogna, un giorno, di poter ritornare a casa, in Afghanistan, avendo in mano gli strumenti necessari ad aiutare in maniera concreta tutto il suo popolo.