Loreto. Domani, 11 dicembre ore 17.30, presso la sala del Pomarancio (sala del tesoro), all’interno della Basilica verrà presentato il libro fotografico del cameranese Fabio Mignanelli “Invisibile tempo”. A seguire, presso le Cantine del Bramante nel vicolo degli Stemmi, inaugurazione della personale fotografica dello stesso Fabio Mignanelli sulle monache passioniste, visitabile per tutto il periodo natalizio fino il 6 gennaio.

Fabio, perché un libro fotografico sulle monache passioniste?
«Tutto è partito dall’idea di documentare situazioni particolari ed a volte anche incomprensibili, così ho deciso di fare un reportage tradotto in un libro fotografico sul monastero delle passioniste di Osimo. Documentare cioè, le loro attività giornaliere ed il mondo delle suore di clausura, una realtà che noi, da fuori, non possiamo assolutamente conoscere né capire. Ho potuto realizzare il reportage – continua Mignanelli – grazie al permesso ottenuto dall’arcivescovo di Loreto Giovanni Tonucci e delle suore stesse, che ringrazio per questa esperienza unica e per avermi accolto a braccia aperte, evitando di farmi sentire un estraneo all’interno del monastero. Stando in mezzo a loro, ho capito che la clausura non è chiusura ma amore totale verso il mondo. Clausura è una parola di conforto, è un abbraccio».

Quanto tempo è durato il reportage?
«Tutto il reportage è durato ben due anni. In questo arco di tempo, dall’interno del monastero, ho potuto raccogliere fotograficamente tutti i momenti della giornata: dal lavoro alla preghiera, dalla meditazione al momento delle lodi. Tutto il materiale fotografico l’ho racchiuso in un libro e le foto in esposizione sono le più significative di questa esperienza».
Le tue esperienze professionali prima di questa personale?
«Da decenni faccio sia mostre personali che collettive. Sono cofondatore del Circolo Fotografico Avis “Mario Giacomelli” di Osimo. Il mio obiettivo è quello di indirizzare le mie espressioni fotografiche verso cose particolari, le meno scontate possibile».