19 Nov Torino è wallafa e ha una cultura locale anche marocchina
Torino.Una Marrakech ai piedi della Mole antonelliana, simbolo della città. Dal 24 al 27 novembre si celebrerà la Terza Settimana di cultura marocchina torinese. Sono previste passeggiate per le vie a più alta immigrazione magrebina, chiacchierate attorno al narghilè, corsi di cucina, sedute al’hammam e apericene a tema.
Ad esempio, la sera del 25, in via La Salle 8, Paola Gandolfi dell’Università di Bergamo, parlerà della questione linguistica in Marocco e nella diaspora. L’organizzazione porta la firma dell’associazione Bizzeffe. Per informazioni: associazionebizzeffe@libero.it o cell.338/470.78.39 (Emanuele).
Gli obiettivi? Imparare a conoscersi, ad apprezzarsi, entrare nella costruzione di una società sempre diversa e potenzialmente più accogliente, abituarsi a considerare torinese anche un tagine o il tè alla menta…
E’ prevista anche la visita a un laboratorio di “Tadelakt”, il tradizionale intonaco marocchino e le visite al mercato informale e alla scuola di arabo.
In città, quella marocchina è la seconda comunità straniera. Per i più di 22.000 residenti, Torino è wallafa, che sta per un… ci si abitua… “a vivere qui ci si abitua”.
Le proposte per questa terza edizione della festa sono viaggi, brevi ma intensi, tra profumi, colori, gusti marocchini torinesi. Non possono che partire da Porta Palazzo, il mercato più grande d’Europa, il cuore vivace della Torino che sempre si trasforma…