Sirolo, 26 aprile 2022 – A qualche ora di distanza dalla pubblicazione sulla pagina di Sirolo del nostro giornale dell’articolo: “A Sirolo l’Amministrazione festeggia il 25 Aprile con i monarchici”. La denuncia del Circolo PD David Sassoli di Sirolo e Numana, è arrivata in redazione una duplice smentita indirizzata ad Alessandro Selva, segretario del Circolo PD sirolo-numanese.

In sostanza il segretario Selva, in merito alle celebrazioni di ieri a Sirolo per commemorare il settantasettesimo Anniversario della Liberazione, aveva detto: “Invitare alla celebrazione del 25 aprile i rappresentanti dell’Istituto Nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, con lo stemma della monarchia sabauda nei mantelli, è uno sfregio inaccettabile”. (L’articolo può essere letto interamente sempre su questa pagina).
Gli rispondono con una nota sia i responsabili della Guardia d’Onore sia il sindaco Filippo Moschella.
Il Cav. avvocato Marco Battellini, delegato per le province di Ancona Pesaro/Urbino dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle reali tombe del Pantheon, spiega:
«In risposta all’ articolo di Alessandro Selva sul Corriere del Conero, e chiedendo se possibile una precisazione, vorrei far presente che non siamo “i Monarchici” ma siamo la più antica delle Associazioni combattentistiche dove hanno militato eroi della guerra di liberazione e della Resistenza; per tutti il Generale Movm Alberto Li Gobbi, e che a pieno titolo prendiamo parte a tutte le pubbliche manifestazioni. La festa del 25 Aprile, inoltre, è stata istituita proprio da S.M. Umberto II».

Ancora più incisiva, articolata e diretta la replica del sindaco Moschella che scrive:
«Inutile e maldestra è la polemica del Circolo PD di Numana – Sirolo capeggiato dal segretario Alessandro Selva, ripresa dalla referente della minoranza sirolese Fabia Buglioni, sulla presenza, insieme alle numerose associazioni civili, combattentistiche e d’arma, di una rappresentanza dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon con lo stemma dei Savoia, che, pur non essendo stata invitata formalmente, ha chiesto d’intervenire alla manifestazione.
La Guardia d’Onore è un ente morale patriottico, apolitico e apartitico che ha fra le sue finalità, oltre a fornire una guardia alle tombe dei Sovrani d’Italia e mantenere vivo il rispetto della patria ed il senso dell’onore, proprio quella di “conservare stretti rapporti di collaborazione con le associazioni combattentistiche e d’arma italiane”, quindi un gruppo che riconosce anche i valori dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia.
La prova oggettiva della collaborazione coi partigiani si ritrova nelle biografie su Wikipedia di alcuni appartenenti alla Guardia d’Onore, come ad esempio Alberto Li Gobbi, ufficiale del Regio Esercito Italiano che nel 1943 divenne uno dei comandanti della Divisione alpina partigiana Filippo Beltrami, decorato con la medaglia d’oro al valor militare per l’attività resistenziale, oppure Luigi Durand de la Penne, ufficiale della Regia Marina che del 1943 partecipò alla guerra di liberazione nel gruppo mezzi d’assalto del Mariassalto.

Capisco – precisa il sindaco Moschella – che la Festa della Liberazione del 25 aprile organizzata dal Comune di Sirolo, perfetta sotto l’aspetto organizzativo e partecipativo con oltre 100 persone, possa aver dato fastidio ad Alessandro Selva e Fabia Buglioni, che non ho mai visto né fra il pubblico né stringere la mano ai rappresentati dell’Anpi e delle molteplici associazioni come ho fatto io, per ringraziare personalmente ognuno a nome di tutti i sirolesi, ma è scorretto tentare di alterare un momento istituzionale in cui tutti i presenti si sono riconosciuti nei valori delle forze partigiane e hanno reso omaggio al loro sacrificio, per non dimenticare gli orrori del passato affinché siano d’insegnamento per il futuro.
Nel corso del mio discorso – continua Moschella – ho citato la frase contro la dittatura del partigiano Sandro Pertini e ho detto che il sacrificio dei partigiani dal 1943 al 1945 ha posto le basi per la ricostruzione del Paese e la stesura della Costituzione della Repubblica Italiana. Una repubblica democratica inclusiva in cui ognuno ha il diritto di riunirsi pacificamente anche il luogo pubblico (art.17) e di manifestare liberamente il proprio pensiero (art.21).
Le Guardie del Pantheon – conclude il primo cittadino sirolese – con la loro partecipazione volontaria, hanno reso omaggio alle forze partigiane e al sacrificio per le libertà democratiche, proponendo un messaggio inclusivo di riconciliazione. Invece, Alessandro Selva del PD e Fabia Buglioni vogliono escludere, ma l’esclusione dalla vita democratica fa presto a sfociare nelle dittature combattute con fermezza dai nostri amati partigiani, dittature combattute anche da questa Amministrazione comunale civica d’impegno sociale disinteressato».
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