06 Ott Rispuntano a Camerano gli atti vandalici e le scritte minacciose sui muri
In Piazza Roma: dato alle fiamme l’albero illuminato di fronte a Martini e una scritta invita il Sindaco a dimettersi
Camerano, 6 ottobre 2022 – Questa mattina i cameranesi del centro storico si sono svegliati con l’ennesima brutta sorpresa: un atto vandalico vero e proprio e una scritta minacciosa indirizzata al sindaco Oriano Mercante.
L’atto vandalico riguarda l’albero illuminato davanti alla gelateria Martini in Piazza Roma, a cui è stato dato fuoco nella notte con annesse luminarie e impianti elettrici vari. Coinvolta dalle fiamme anche una fioriera lì vicino del tutto incolpevole.
La scritta minacciosa, comparsa anch’essa all’ingresso di Piazza Roma, sul muro a destra subito dopo la casa che ospitò giovinetto Carlo Maratti, recita: “Ultimo avviso, Oriano dimettiti”, dove Oriano sta per il sindaco Mercante attualmente in carica. Scritte sui muri (sempre lo stesso), e atti vandalici che non sono nuovi a Camerano, basta ricordare l’albero di Natale andato a fuoco lo scorso inverno e le scritte durante la campagna elettorale delle ultime Amministrative.
A detta dei più, la mano delle scritte è la stessa così come quella degli atti vandalici: un solo uomo che si fa beffe dell’intero paese e che procura oltremodo danni economici all’intera comunità. Un burlone, si va mormorando, che comunque procura danni che sono reati perseguibili. Chi sia non si sa, si spera nelle telecamere di videosorveglianza installate in piazza affinché producano qualche indizio utile alle indagini.
Rinaldo Ridolfi, titolare della Tabaccheria in Piazza Roma nonché voce sottilmente ironica e arguta del paese, condannando fermamente l’accaduto questa mattina ha salutato a modo suo i suoi compaesani nell’ormai famoso post quotidiano sulla sua pagina social:
“Stamattina c’è chi ha scritt più d me. I soliti Comunisti rivoluzionari, cambiatori di vernice, che in tal mur d Sasi, se la pinn sal Zindch Lettiano, frange estremiste di beceri comunisti di esportazione Cubana, vorrebbero turbare la Pace di un paesino di agricoltori Piceni, instaurando una Rivoluzione Bolscievica, Leninista e Stalinista, Vergogna.
Adeguatevi ai tempi.
Rossi vessilli, falci e martelli, peraltro attrezzi indecorosi, di un pazzo novecento, mai sventoleranno, nella nostra bella piazza Che Guevara, >Scusate Vittorio Emanuele. Abbattitori di Natalizi alberi, non la passerete liscia”.
Un intervento scherzoso, fortemente ironico nel solito stile dello “spacciatore” (così il soprannome di Rinaldo, ndr). Le indagini sono in corso. Aspettiamo fiduciosi.
«Si tratta di un gesto chiaramente intimidatorio – ha commentato il sindaco Oriano Mercante – a danno di un bene della collettività, atto a fomentare nel paese un clima di odio e violenza. Le scritte minacciose rivolte alla mia persona non fanno altro che rendere ignobile il gesto che, chiaramente, qualifica da sé chi lo ha compiuto ma che certamente non scalfisce la determinazione della Giunta comunale ad andare avanti».
Prosegue il Sindaco: «Auspico che anche le forze di opposizione, in considerazione del principio del rispetto istituzionale e del dettato costituzionale, si dissocino, esprimendo piena solidarietà e massima condanna all’atto compiuto. Non è il primo episodio di vandalismo; già lo scorso dicembre ignoti avevano bruciato l’albero di Natale addobbato in Piazza Roma. Gesto incommentabile, incivile e codardo aggravato dal significato che il bene danneggiato rappresentava per l’intera comunità cameranese. Polizia Municipale e Carabinieri sono già al lavoro per rintracciare i responsabili ripresi dalle telecamere di videosorveglianza poste in Piazza Roma».
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