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Recanati fra le 10 finaliste candidate a Capitale italiana della Cultura

Dovrà vedersela con città altrettanto blasonate, verdetto finale il 31 gennaio 2017

Recanati. Si è concluso da poche ore il lavoro di prima scrematura della Commissione che decreterà la Capitale italiana della cultura per il 2018. Fra le prime dieci città finaliste c’è anche Recanati.

Recanati: Piazza Leopardi con la torre Civica.

Recanati: Piazza Leopardi con la torre Civica.

Erano ventuno le città candidate: Alghero, Aliano, Altamura, Aquileia, Viterbo – Orvieto – Chiusi, Caserta, Comacchio, Cosenza, Ercolano, Iglesias, Montebelluna, La Spezia, Ostuni, Palermo, Piazza Armerina, Settimo Torinese (Corriere del Conero, Dal Mondo, articolo del 13 novembre: “Settimo, Comune di barriera, si candida a Capitale italiana della Cultura”), Spoleto, Trento, Unione dei Comuni Elimo Ericini, Vittorio Veneto e, come detto, Recanati.

Da questo ventaglio di proposte tutte qualificate, la giuria presieduta da Stefano Baia Curioni ha scelto all’unanimità le 10 finaliste che il Ministero della Cultura ha ufficializzato proprio in queste ore. Oltre a Recanati, le altre nove sono: Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Settimo torinese e Trento.

Rappresentate le regioni di: Piemonte, Trentino, Friuli, Veneto, Emilia, Sardegna, Marche, Campania, tutte con una città, mentre la Sicilia ne vanta due: Erice e Palermo.

Ora, per conoscere la vincitrice assoluta, bisognerà attendere il 31 gennaio 2017, data della proclamazione. Una opportunità non da poco dal momento che ad essa verrà assegnato, oltre al titolo prestigioso, un contributo pari ad 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto presentato dal vincolo del patto di stabilità.

Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati

Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati

Ce la farà, Recanati?

«Siamo fiduciosi – aveva commentato il sindaco Fiordomo alla vigilia del verdetto – abbiamo presentato un progetto vero, che racconta il passato ma soprattutto parla di presente e futuro. Che racconta i grandi Leopardi, Gigli, Lorenzo Lotto ed il genius loci del territorio, della genialità, dell’innovazione e del dinamismo delle nostre aziende. Aziende che producono cultura, bellezza, gusto, che aiutano famiglia e scuola nel percorso educativo. Attendiamo il verdetto con questa consapevolezza e con la voglia di realizzare il nostro progetto. Perché si tratta di un piano strategico per lo sviluppo di Recanati e del territorio, che realizzeremo comunque vada la selezione nazionale».

Uno scoglio impervio è stato superato: far parte delle dieci finaliste è già, di per sé, un traguardo non da poco. Resta l’ultimo step, il traguardo del 31 gennaio, e tutte le Marche fanno il tifo per Recanati.

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