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Presentato a Camerano il progetto di riqualificazione del Teatro Maratti

Ora si tratta di ragionare sulla sua fattibilità, sulla scelta dei posti a sedere e sulla riqualificazione dell’intera area che costerà oltre 3 milioni di euro

Camerano – Il pubblico alla presentazione del progetto di ristrutturazione del Teatro Maratti

Camerano, 29 luglio 2023 – Per lo standard cameranese, buona la partecipazione del pubblico che ha quasi riempito la Sala convegni comunale, venerdì 28 luglio, per la prima presentazione del progetto di riqualificazione del Teatro Maratti. Segno che il tema interessa e coinvolge non poco la cittadinanza.

Ad aprire l’incontro, e a moderarlo, il sindaco Oriano Mercante che ha ribadito: «Quello del nuovo Teatro Maratti è un tema di vitale importanza per la città di Camerano, sul quale abbiamo deciso di agire nel massimo della trasparenza e condivisione democratica con la cittadinanza».  La parola poi è andata al professore Pippo Ciorra, ordinario di Composizione Architettonica alla scuola di architettura e design di Ascoli Piceno, accompagnato dagli architetti Luca Di Lorenzo Latini e Gilda Tormenti, autori dei progetti presentati.

Tre le opzioni proposte da Ciorra, accompagnate da slide esplicative, per un teatro polivalente che possa ospitare ogni genere di rappresentazioni: dalle commedie ai concerti, dai convegni alla presentazione di libri, dai saggi scolastici alle feste, e che prevedono una platea lignea da circa 145, 152, 230 posti, con il palcoscenico invertito rispetto all’originale. Chiaro che più aumentano i posti a sedere più lievitano i costi e la fattibilità del restauro rispetto alle regole vigenti.

Il progetto, inoltre, prevede il recupero dell’intera area che insiste intorno al teatro con la realizzazione di un camminamento che collega la viuzza dell’ingresso alle Grotte e del museo della Fisarmonica alla parte retrostante con un prolungamento di Via delle Mura per poter fruire così di un giardinetto comunale oggi inutilizzato. Sopra l’immobile delle associazioni, che andrebbe ristrutturato, è prevista la realizzazione di un ristorante/bar.

Camerano – Il professore Pippo Ciorra e il sindaco Oriano Mercante

Insomma, l’idea progettuale è stata presentata e quantificati i costi di realizzazione: 3 milioni di euro per la sola ristrutturazione del Teatro Maratti, ai quali andrebbero aggiunti quelli – non quantificati – per il recupero dell’intera area.

Il sindaco Mercante ha aggiunto: «Queste le tre opzioni previste. Ora bisogna decidere qual è percorribile in base alle esigenze dei cittadini. I 3 milioni non sono un problema, il Comune di Camerano non ha buffi e può accendere mutui illimitati. C’è una quarta opzione, lasciare tutto così com’è, non ristrutturare il Teatro e spendere quei soldi in altro modo»  

Piccata la reazione di una signora del pubblico: «Sindaco, non puoi neppure prendere in considerazione la quarta ipotesi. Il Maratti va ristrutturato senza se e senza ma, è troppo importante per la vita sociale e culturale del paese».

Pubblico che comunque si è reso partecipe facendo domande, proponendo soluzioni e prendendo posizione sull’indiscussa necessità di dare seguito alla ristrutturazione. Ne è venuto fuori un contraddittorio importante apprezzato sia dal Sindaco sia dal professore Ciorra.

Chi scrive, memore di passate esperienze e con la consapevolezza maturata negli anni – è facile per le Amministrazioni realizzare i progetti se hanno i soldi, ma quasi nessuna mette in conto che una volta realizzati quei progetti vanno gestiti e fatti funzionare – ha posto due domande: 1) chi gestirà il Teatro una volta restituito alla cittadinanza; 2) dove si faranno posteggiare le auto degli spettatori?

Alla prima Mercante ha risposto: «Non ho mai pensato che il Maratti possa produrre guadagni e do per scontato che ogni anno l’Amministrazione comunale dovrà intervenire per coprire in parte i costi. Non oso pensare che un privato, allettato dalla gestione del ristorante attiguo, possa pensare di gestire il tutto».

Camerano – Il modellino del progetto del nuovo Teatro Maratti con il palcoscenico invertito rispetto all’attuale collocazione (la facciata è trasparente ma solo per permettere di vedere gli interni)

L’assessore Luciano Lucchetti, sulla stessa domanda, ha ipotizzato una possibile gestione demandata all’Amat (Associazione marchigiana attività teatrali): «Gestisce e coordina la gran parte dei teatri delle Marche – ha detto Lucchetti – è possibile che ci possa dare dritte importanti per gestire il nostro».

Va ricordato che nelle Marche esistono più di 100 teatri, alcuni dei quali davvero molto piccoli in quanto a capienza ma di grande pregio artistico, un punto quest’ultimo che purtroppo non riguarda il Maratti di Camerano.

Alla mia seconda domanda, in merito alla scarsità di posteggi, il professore Ciorra ha risposto: «È un problema non di competenza di chi progetta la ristrutturazione».

Sarà, ma è inutile dotarsi di una bella auto se poi non hai preventivato i soldi per metterci la benzina. In ogni caso, i progetti sono stati presentati, la volontà di arrivare a ristrutturare il Maratti è stata espressa con chiarezza, la parola ora passa ai cameranesi per arrivare a decidere come dovrà essere realizzato il tutto. Si è parlato anche di tempi e qui il sindaco Mercante è stato piacevolmente onesto: «Non siamo certo qui perché vogliamo inaugurare il nuovo Maratti entro la fine del nostro mandato – ha detto – Ci vorrà molto più tempo».  

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