Osimo – I Carabinieri della Compagnia di Osimo (AN) sono riusciti appena in tempo ad individuare e bloccare due criminali pugliesi che, giunti in trasferta nelle Marche, avevano preso di mira la provincia anconetana, decisi a commettere una serie di grossi furti allo scopo di racimolare merce di valore e trasferirla illegalmente in Puglia per la vendita ed il riciclaggio.
C’è ancora il massimo riserbo da parte della Procura della Repubblica di Ancona e della Compagnia di Osimo in merito alla vicenda, le indagini ancora in corso tendono ad individuare ulteriori complici sul territorio marchigiano.

Dopo il fallito furto dello scorso dicembre all’“Expert” in frazione Aspio di Osimo, e il grosso furto aziendale consumato a Osimo Stazione a gennaio le indagini hanno consentito di scoprire e bloccare i due pericolosi malviventi foggiani arrestati nella notte in flagranza di reato presso il casello autostradale della A14 “Ancona Nord”.
L’operazione, coordinata dal Maggiore Raffaele Conforti e diretta dal luogotenente Luciano Almiento comandante del nucleo radiomobile, veniva avviata nella notte fra il 13 e 14 gennaio, con il coinvolgimento di tutte le Stazioni dipendenti della Compagnia osimana, con l’istituzione di posti di blocco “a vista” nei pressi dei caselli autostradali di: “Loreto-Porto Recanati”, “Ancona Sud-Osimo”, “Ancona Nord”.
Alle ore 22:00 circa del 13 gennaio, all’uscita del casello di “Ancona Nord” veniva notata un’automotrice Scania bianca con a bordo due individui sconosciuti e sospetti, senza che trainasse alcun rimorchio.
Dagli immediati accertamenti sulla targa emergeva che il mezzo risultava più volte rubato, nonché intestato ad un pluripregiudicato foggiano di 46 anni, con gravi precedenti penali. Insospettiti da tali circostanze i militari osimani iniziavano l’attività di pedinamento fino ad arrivare al porto di Ancona, dove la motrice parcheggiava in un’area riservata alla sosta di trattori stradali, vicina ai rimorchi in attesa di imbarcarsi o appena sbarcati.
I due sospetti scendevano dal mezzo e dopo aver controllato a piedi la zona, agganciavano e trainavano un rimorchio con targa intestata ad una ditta con sede a Piacenza, consumando il furto sotto gli occhi dei carabinieri e allontanandosi dalla zona portuale.
Motrice e rimorchio venivano seguiti fino al casello dell’autostrada di Ancona Nord, dove venivano bloccati dai militari nel momento in cui erano fermi per ritirare il biglietto d’ingresso in autostrada.
Un intervento coordinato della radiomobile osimana e di altri veicoli istituzionali delle Stazioni della Compagnia, che circondavano il mezzo impedendogli qualsiasi via di fuga.
I due individui a bordo del mezzo venivano arrestati in flagranza di reato per il delitto di: “furto aggravato in concorso” e identificati per:
a) D. L., nato nel 1957 e residente a Foggia, coniugato, autista, pluripregiudicato per reati specifici. Costui, il 5 giugno 2015 era stato già arrestato per analogo reato dal Commissariato P.S. di Cerignola (FG), e sottoposto agli arresti domiciliari fino al 19 ottobre 2015;
b) D. M., nato a Cerignola (FG) nel 1973, residente ad Orta Nova (FG), coniugato, nullafacente, pluripregiudicato per reati specifici. Costui, fino all’8 settembre 2017 era sottoposto all’obbligo di firma presso la Stazione CC di Orta Nova (FG).
Il rimorchio rubato risultava di proprietà della ditta Karassulis Italia, con sede a Piacenza, carico di vasi di espansione per pompe idrauliche del valore di € 50.000,00 circa.
La refurtiva veniva affidata in custodia giudiziale a ditta convenzionata, mentre il titolare della ditta piacentina, rintracciato prontamente, veniva invitato a sporgere denuncia del patito furto presso i carabinieri di Piacenza, e poi di presentarsi presso la Compagnia di Osimo (AN), per la restituzione del rimorchio. Cosa che è avvenuta regolarmente.
Il P.M. di turno dott. Ruggero Dicuonzo nel concordare l’arresto dei due pericolosi foggiani, ne disponeva la detenzione presso le camere di sicurezza della Compagnia CC di Osimo, in attesa del rito direttissimo fissato per oggi presso il Tribunale di Ancona.
Nel corso dell’udienza tenuta nella tarda mattina, il Tribunale ha convalidato l’arresto dei due e rinviato all’udienza del 1° marzo 2018 su richiesta dei termini di difesa disponendo, nei loro confronti, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.
redazionale