Osimo – Una petizione con 170 firme e la questione relativa al manto stradale di via dell’Industria finisce di diritto tra le priorità della Giunta Comunale.
Che il tratto di Via della Sbrozzola che costeggia la statale in direzione Osimo Stazione assomigliasse più a un emmental di asfalto che a una strada lo aveva denunciato Maria Grazia Mariani in sede di Consiglio Comunale già nel 2015, ma la via è rimasta in condizioni dissestate costringendo gli automobilisti a uno slalom tra avvallamenti e buche rattoppate alla bell’e meglio.

A seguito della petizione fatta pervenire in Comune lo scorso dicembre, in cui si chiedeva un intervento immediato, l’Amministrazione ha verificato lo stato della strada e ha riconosciuto le numerose criticità.
Stando agli atti comunali: «una parte della strada in oggetto rientra nell’ambito della lottizzazione industriale in località Osimo Stazione “2P-Italpolimeri” e la sua realizzazione fa parte degli adempimenti del lottizzante».
I lavori a carico della ditta però, continua l’atto reso noto pochi giorni fa, «rivelano una cattiva esecuzione». I tecnici comunali hanno verificato usura e avvallamento della carreggiata insieme a fenomeni di infossamento potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità. Proprio come denunciato dai cittadini.

Il Dipartimento dell’Ufficio Tecnico provvederà ora ad emettere una contestazione dei lavori nei confronti della ditta nel tratto stradale di competenza (circa 300 metri), mentre per il restante tratto che necessita manutenzione dovrà predisporre un progetto per quantificare la spesa – a carico del Comune – necessaria alla risoluzione degli interventi urgenti.
«Solo ora il Comune prende atto che la strada è stata realizzata in malo modo? – commenta la Mariani – Ma non è stata collaudata a suo tempo? L’Amministrazione dovrebbe fare un censimento di tutte le strade ammalorate e quindi stilare una scaletta di priorità per la loro manutenzione».

E a proposito di strade ammaccate, non può non destare qualche preoccupazione via Linguetta nel tratto confinante con il cantiere della nuova sede della Lega del Filo d’Oro. Non pochi sono i danni che i lavori di realizzazione dell’edificio hanno arrecato al manto stradale diventato ormai, come denunciato dai cittadini, una pista da rally.
Si dà per scontata l’ipotesi che tra qualche mese, una volta finiti i lavori alla Lega, il posto delle gru sarà preso dalle macchine tappa-buche. Operazione da effettuare possibilmente – si dà per scontato anche questo, saremo forse troppo ottimisti? – nel giro di qualche giorno e non di qualche anno.