Correva l’anno 1723: il Cavaliere Conte Francesco Guarnieri, uscito incolume da uno scontro navale alla guida di una galea pontificia, decide di immolare la vittoria ottenuta contro i pirati saraceni a Santa Tecla, compatrona della città di Osimo, donando alla chiesa il pennone dell’imbarcazione nemica. È da qui, dalla consegna del prezioso vessillo nelle mani del Cardinal Spada, vescovo osimano, che è partita la rievocazione storica in costume messa in scena domenica 28 agosto tra le vie del centro storico. «Osimo rivivi ‘700», il nome dell’iniziativa ideata dall’omonima associazione coordinata da Niccolò Duranti, Carlo Catena, Elena Ceccarelli e Daniele Gabrielli. Quattro giovani osimani che hanno avuto l’idea di fare un tuffo nel passato sfruttando la naturale cornice d’epoca offerta dai numerosi edifici settecenteschi di cui il cuore della città è costellato.
La manifestazione, diretta da Giovanni Nardoni, ha preso il via nel tardo pomeriggio con la rappresentazione a cura del gruppo teatrale «Il cenacolo dei farfalloni» ed è proseguita con il corteo che da piazza Dante si è diretto al Duomo per la consegna della bandiera in onore di Santa Tecla. Subito dopo, concerti di musica dal vivo, con l’esibizione dell’Orchestra Festival dell’Opera da Camera delle Marche e del duo clavicembalo-flauto composto da Cristina Picciafuoco e Simona Agostini. E poi ancora, sbandieratori, circensi, ginnasti. Il chiostro di San Francesco è stato addobbato a taverna e i commensali hanno potuto gustare i piatti proposti dal ricettario di Antonio Nebbia, cuoco maceratese vissuto nella seconda metà del XVIII secolo.
Le lancette dell’orologio sono tornate indietro e per una notte le vie osimane hanno fatto rivivere il secolo dei lumi in tutto il suo splendore.
L’evento, patrocinato dal comune e giunto alla seconda edizione, deve il suo successo alla collaborazione tra diverse realtà del territorio: «Il nostro intento è quello di coinvolgere l’intera cittadinanza – ha detto Niccolò Duranti, membro del comitato organizzativo – rendendo la manifestazione un momento di festa e di aggregazione per tutti gli osimani».
Quest’anno, oltre alla compagnia teatrale «Il cenacolo dei farfalloni», hanno partecipato all’allestimento e alla messa in scena degli spettacoli il circolo ludico «Torre Nera», l’associazione sportiva «Ginnastica Osimo», l’azienda circense «Mercenari d’Oriente». Ai costumi, la sartoria «Arianna» di Corridonia, ma non solo: «Per quanto riguarda i vestiti d’epoca, – spiega Duranti – abbiamo già un magazzino tutto nostro che speriamo di far crescere. Gli abiti sono stati realizzati dalle studentesse dell’istituto professionale a indirizzo moda di Osimo». Un’altra realtà che verrà presto coinvolta è quella delle case di riposo: cucire i vestiti necessari alla rievocazione potrebbe diventare un’attività da proporre agli ospiti delle strutture osimane.
Una proposta giovane e ambiziosa, insomma, che ha destato la curiosità di molti. Ad affollare le vie del centro, ha contribuito un secondo evento parallelo che si è svolto a piazza Nuova, «Agoradio Summer Night»: la nota radio osimana, insieme agli storici dj Andrea Falcetelli e Antonio Patani hanno intrattenuto i presenti fino a tarda notte sulle note dei favolosi anni Settanta.
Non sono mancate note di dissenso nei confronti di entrambe le iniziative, considerate inopportune e irrispettose nei confronti del tragico sisma che ha devastato il centro Italia i giorni scorsi. Gli organizzatori degli eventi hanno comunque deciso di rispettare il programma e sfruttare l’occasione per raccogliere fondi da destinare alle zone terremotate. Alcuni punti di ristoro, tra cui il ristorante Gustibus e il Caffé Guarnieri, che si affacciano sulla piazza del Comune, hanno aderito all’iniziativa «Un’amatriciana per Amatrice».