Osimo, 5 dicembre 2022 – In merito alla vicenda dell’apertura a Osimo di una sede distaccata del Centro per l’impiego, come proposto dalla Regione Marche, il sindaco Simone Pugnaloni chiarisce, attraverso la sua personale pagina social, i vari passaggi onde evitare: “le solite strumentalizzazioni politiche dei giorni scorsi”.
Spiega il primo cittadino osimano: «La questione venne sollevata dall’allora Governatore Luca Ceriscioli verso la fine del suo mandato, nel 2019. Assieme alla consigliera comunale con delega al lavoro Eliana Flamini e al dirigente della Regione per i Servizi del lavoro, dottor Massimo Grandicelli, si svolse un sopralluogo al palazzo del San Carlo, in Via Molino Mensa, ex sede del tribunale, che il Comune aveva individuato come locali da proporre per il servizio decentrato del Centro per l’impiego in Valmusone.

Con le elezioni regionali la questione venne ripresa il 25 ottobre 2021 quando il nuovo dirigente regionale del Servizio per l’impiego e Gestione del mercato del lavoro, Stefano Raia, scrisse al Comune di Osimo per riaprire il confronto confermando la disponibilità, anche della nuova Giunta regionale, a decentrare in Valmusone una sede del Centro per l’impiego di Ancona.
All’incontro fissato per il 15 novembre 2021 – continua Pugnaloni – si presentò in Municipio lo stesso dirigente Raia, senza alcun esponente dell’Amministrazione regionale, e il Comune ripropose come sede quella del San Carlo, spiegando però che era necessaria prima una valutazione tecnica sulla vulnerabilità sismica della palazzina per capire l’investimento necessario.
Il 30 giugno scorso la Regione scrive attraverso il nuovo dirigente del Dipartimento politiche sociali e del lavoro, Mauro Terzoni, il quale ribadisce l’impegno della Regione, anche economico, per aprire una sede in Valmusone e in particolare a Osimo come già concordato in passato, del Centro per l’impiego, per alleggerire la pressione sull’ufficio di Ancona che da solo serve un bacino d’utenza di 226.000 persone».
A quella missiva il Comune non aveva risposto proprio perché era in attesa della relazione sulla vulnerabilità sismica del San Carlo che, come si vede dal documento pubblicato qui sopra, è giunta in Municipio a ottobre, pochi giorni fa quindi.
«A questo punto – conclude Pugnaloni – consapevoli che per adeguare l’immobile dal punto di vista sismico e renderlo agibile servono circa 4.5 milioni di euro, il Comune risponderà alla Regione ribadendo la propria disponibilità con elementi aggiornati in merito alla plausibile sede. Se la Regione, come scritto lo scorso 30 giugno dal dirigente Terzoni, è disponibile a investire economicamente sul Centro per l’impiego saremo felici di mettere a disposizione la palazzina del San Carlo e dargli così nuova vita.
L’Amministrazione comunale, al di là di ogni dietrologia politica avanzata dalle minoranze a Osimo in questi giorni, resterà aperta ad ogni possibile soluzione da condividere tra i due enti, auspicando in questo senso una chiara volontà politica».
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