Osimo – Un quadrilatero della droga che collegava Filottrano, Appignano, Montefano e Recanati e che mirava ad espandersi in tutta la Val Musone, da Osimo a Numana, per poi discendere lungo la Riviera del Conero fino a toccare Civitanova, Fermo, Grottammare e San Benedetto.

Dopo i primi arresti effettuati lo scorso 30 aprile, i carabinieri della Compagnia di Osimo, insieme al Nucleo Operativo Radiomobile hanno aggiunto un nuovo tassello all’indagine investigativa riguardante l’operazione antidroga denominata “Ramon Loco”.
Tramite servizi di monitoraggio, ovvero osservazioni, controlli e pedinamenti, le forze dell’ordine hanno identificato e incastrato due dei principali pusher che facevano capo al traffico di stupefacenti.

È stato arrestato a Modena, dove gli uomini del Luogotenente Alimento operavano in trasferta, il corriere che riforniva l’organizzazione criminale, B.R., sessantacinquenne, residente a Maranello (MO), coniugato, pensionato, pluripregiudicato.
L’uomo è stato intercettato mentre a bordo della propria Fiat Croma, di ritorno da un viaggio in Olanda, varcava il casello autostradale della A1 “Modena Sud”.
Prontamente bloccato e perquisito, è stato trovato in possesso di 2,5 kg di cocaina purissima suddivisi in due panetti avvolti in cellophane sottovuoto, occultati sotto il sedile posteriore dell’automobile.
Il valore stimato della sostanza, pronta per essere tagliata e poi immessa all’interno del florido mercato al dettaglio marchigiano, è di circa 400mila euro.

Nelle stesse ore veniva individuato e arrestato l’elemento chiave della banda, H.Z., di quarantasette anni, albanese senza fissa dimora in Italia, coniugato, nullafacente, pluripregiudicato, in regola con il permesso di soggiorno.
Costui, a capo dell’organizzazione, è stato scovato a Jesi, dove si era rifugiato in casa di parenti. Le autorità lo hanno sorpreso in via Erbarella, mentre circolava a bordo di una Fiat Punto.
Subito dopo l’arresto, è stata eseguita una perquisizione domiciliare a Punta Marina Terme (RA), all’interno di un’abitazione in cui lo spacciatore aveva trascorso la notte precedente. Qui, grazie alla collaborazione della Compagnia di Ravenna, i militari osimani hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di 10mila e 600 euro ben occultata nel materasso della camera da letto matrimoniale.
Sul capo di ambedue gli arrestati, tradotti presso le Case Circondariali di Modena e di Ancona-Montacuto, grava il reato di detenzione ed importazione illegale di stupefacenti ai fini di spaccio.
Quella che le Forze dell’ordine hanno intercettato è infatti una vera e propria holding europea (italo-albanese). Le mire espansionistiche degli spacciatori non si fermavano alla costa marchigiana ma seguivano un itinerario ben più ampio che da San Benedetto del Tronto risaliva fino a Ravenna, Modena e Rotterdam.
Proprio dall’Olanda prendeva il via il vortice del malaffare, facendo affidamento sul servizio di pusher locali arruolati nello spaccio di cocaina con la promessa di proventi illeciti di un milione di euro al mese.
Resta inspiegabile il modo in cui i soggetti, che mantenevano un tenore di vita ben al di sopra delle reali possibilità economiche, siano riusciti a evadere il fisco italiano. I carabinieri continuano le indagini allo scopo di identificare altri responsabili già individuati.