Osimo, 30 luglio 2021 – “Ho firmato ieri una ordinanza per regolamentare la movida serale in centro storico, alla luce delle ripetute segnalazioni giunte negli ultimi tempi per situazioni di degrado e disagi ai danni dei residenti”.
Con queste parole il sindaco Simone Pugnaloni annuncia una stretta decisa nei confronti di quei cittadini che non rispettano le regole lasciandosi andare ad abusi di alcol che, anziché diminuire, sembrano dilagare senza freni. Dopo un confronto avuto sia con le attività economiche sia con i referenti dei cittadini che abitano in centro storico, è stata adottata una ordinanza che sarà in vigore dal 31 luglio fino al 20 agosto.
«Considerando che sono state registrate diverse situazioni di abuso di alcol – spiega Pugnaloni – che le bevande sono spesso consumate d’asporto e i contenitori abbandonati ovunque costituendo un potenziale pericolo, e che nonostante gli specifici servizi di controllo di Forze dell’ordine e Polizia locale queste situazioni continuano a diffondersi, si è ritenuto necessario regolamentare il consumo di bevande valutando al contempo le esigenze dei titolari delle attività economiche coinvolte dal provvedimento».
Cosa prevede l’ordinanza
- L’ordinanza prevede che sia vietato in tutta l’area del centro storico, dalle ore 21 alle ore 07 del mattino successivo, stazionare su suolo pubblico detenendo bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro aperti (bottiglie, bicchieri), fatta eccezione per le aree in concessione agli esercizi di somministrazione e bevande e a quelle immediatamente adiacenti.
- È vietato, inoltre, l’abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico, fuori dai cestini pubblici e nella zona in concessione agli esercizi, di contenitori di bevande e cibi di qualsiasi genere. Gli esercenti di somministrazione di alimenti e bevande del centro storico non possono vendere, per asporto, bevande alcoliche dalle ore 23 fino alle ore 07 del giorno successivo, fatta eccezione per l’asporto in bicchiere di plastica fino alle ore 01,30, mentre dopo le ore 02 è vietata la somministrazione di qualsiasi alimento o bevanda.
- In ultimo, gli esercenti dovranno cessare qualsiasi tipo di emissione sonora musicale effettuata con qualsiasi mezzo, sia all’interno che all’esterno del locale, entro le ore 24. La violazione dell’ordinanza sindacale è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma che varia da 500 a 5.000 euro.

«Il centro pieno di giovani è bellissimo – osserva in conclusione Pugnaloni – vanno rispettati gli investimenti fatti per rivitalizzarlo, ma è anche vero che negli ultimi tempi ci sono stati momenti di tensione ed era giusto adottare misure condivise con esercenti e residenti per soddisfare quanto più possibile tutti. L’ordinanza, che ha il nullaosta della Prefettura, non la definirei anti-movida, semmai regola le modalità di consumo delle bevande, in particolare quelle da asporto per evitare il proliferare dei rifiuti, e poi anticipa la chiusura di musica e somministrazione bevande per non incentivare lo stazionamento dei giovani fino a notte inoltrata, creando a volte disagi ai residenti».
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