Osimo, 4 luglio 2018 – I carabinieri della Compagnia di Osimo hanno nuovamente arrestato la banda rom di criminali abruzzesi, specializzata in assalti a casse continue e colonnine self-service dei distributori di carburanti nelle Marche e in Abruzzo, già bloccati, arrestati e incarcerati a Pesaro dopo l’assalto al distributore di Fano lo scorso 6 maggio.
Si tratta di 4 malavitosi con dimora nella provincia di Teramo, in Alba Adriatica. Tre erano incensurati e il quarto, il capo, è un pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio ed altro, tutti originari di Galati in Romania. Sono stati identificati per:
George Lupoae, nato e residente in Romania, classe 1993, incensurato, detenuto presso la Casa circondariale di Pesaro;
Iulian Gicu Dobre, nato e residente in Romania, Classe 1997, incensurato, che all’atto del primo arresto era stato sottoposto ai domiciliari a Velletri (RM);
Cezar Iulian Dimitriu, nato e residente in Romania, Classe 1985, pluripregiudicato, detenuto presso la Casa circondariale di Pesaro (capobanda);
Costel ISAC, nato e residente in Romania, Classe 1997, incensurato, detenuto presso la Casa circondariale di Pesaro.
Si preparavano a lasciare il carcere di Pesaro, ieri, dopo che nell’udienza tenutasi nel primo pomeriggio presso il Tribunale il loro legale aveva concordato e ottenuto, grazie al patteggiamento, una condanna a due anni di reclusione e al pagamento di una multa di 300 euro. Con conseguente scarcerazione se non detenuti per altra causa.

Ma fuori dal Tribunale, ad attenderli, c’erano i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, diretti e coordinati dal Magg. Raffaele Conforti, che hanno provveduto a bloccarli e ad arrestarli di nuovo, su provvedimento di fermo emesso il 2 luglio scorso dal p.m. dott. Rosario Lionello della Procura di Ancona, contestando alla banda dei quattro rom il delitto ben più grave di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati.
Di fronte al loro legale rimasto impietrito, e ad alcuni parenti che li stavano attendendo fuori dal carcere, mentre esultavano gridando “… liberi… liberi… liberi…” sono stati bloccati, ammanettati e ricondotti nel carcere di Pesaro.
redazionale