Ancona, 25 febbraio 2022 – Una visita nella terra natale di Enrico Mattei, all’insegna della reciproca collaborazione economica e culturale, con uno sguardo sui preoccupanti scenari internazionali innescati dall’invasione dell’Ucraina.
È stato il filo conduttore dell’incontro tra il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e S.E Abdelkrim Touahria, ambasciatore della Repubblica algerina democratica e popolare in Italia. Accompagnato da Aroldo Curzi Mattei, pronipote del fondatore dell’Eni e presidente dell’omonima Fondazione, a Palazzo Raffaello (Ancona), l’ambasciatore ha auspicato un rafforzamento della collaborazione tra Italia e Algeria, con le Marche invitate a ricoprire un ruolo da protagonista.

«Vivete in una bellissima Regione e Ancona è una bellissima città. Siete un popolo mediterraneo e, come tale, accogliente» ha evidenziato l’ambasciatore.
Due i motivi della visita, di alcuni giorni, che si è svolta nelle Marche: omaggio a Enrico Mattei «grande amico dei partigiani della liberazione algerina e della crescita dell’industria petrolifera pubblica algerina»; aprire un canale di confronto con gli imprenditori marchigiani interessati a investire in Algeria.
Diversi i settori proposti dall’ambasciatore: industria, turismo, agricoltura, cantieristica, energie rinnovabili, lavori pubblici. «Contiamo molto sull’esperienza e capacità economica italiana e marchigiana, in particolare per quanto riguarda la gestione delle piccole e medie imprese – ha sottolineato S.E. Abdelkrim Touahria – Le Marche sono uno spaccato dell’Italia, orgogliosamente e istintivamente aperte a interfacciarsi con tutte le culture mediterranee. Sono contraddistinte da una vivacità economica che può facilitare questo reciproco scambio di opportunità tra i due Paesi».
La Fondazione Mattei, ha assicurato Aroldo Curzi Mattei, «è disponibile a creare soluzioni di fattibilità per favorire le imprese orientate a investire sul promettente mercato algerino».
Nel corso dell’incontro, l’ambasciatore ha affrontato anche i temi legati alla crisi ucraina: «Dobbiamo tutti lavorare per facilitare una soluzione diplomatica del conflitto e scongiurare gravi ricadute internazionali. È una crisi che ci interpella tutti. Sappiano che la Russia è il primo fornitore di gas dell’Italia e l’Algeria il secondo. Siamo disponibili a dare una mano all’Italia».
Lo scenario ucraino, ha evidenziato Acquaroli, «rappresenta un contesto drammatico e inaspettato. Dopo due anni, condizionati dalla pandemia che ha azzerato ogni relazione sociale e ha compromesso quelle economiche, mentre si intravedeva uno spiraglio di ripresa, siamo chiamati a costruire un nuovo futuro all’insegna della solidarietà, del reciproco rispetto e della pacifica convivenza».
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