Offagna. L’Epifania tutte le feste porta via, ma sulla Rocca di Offagna si vuol continuare a far festa. E sarà così anche domani quando andrà in scena la Pasquella di Offagna per la terza edizione. Con lo slogan ‘’Semo venuti pe l’allegria, bon anno novo epifania’’.

L’appuntamento per la Pasquella Offagnese, organizzata dall’Associazione Zetesis con il Patrocinio del Comune di Offagna, è per le ore 9 quando si raduneranno i cantori della pasquella in Piazza del Comune da dove avverrà la partenza per la tradizionale questua che si protrarrà fino alle ore 13 con i gruppi di cantori che suoneranno per le vie del paese.
La Pasquella è uno dei tre canti rituali di questua assieme a quelli della passione e del cantamaggio. Ha origini antichissime ed è tipico del periodo immediatamente successivo al Natale quando i suonatori questuanti portavano di casa in casa la “bona nova” chiedendo in cambio cibo e vino.
I suonatori arrivavano in ogni casa, chiedevano con cerimoniale cortesia il permesso di poter suonare la Pasquella (permesso che veniva negato solamente nelle case col lutto, dove comunque veniva offerto qualche dono), la famiglia si riuniva e, mentre tutta la gente ascoltava il canto e l’organetto, la vergara (la moglie), si preoccupava di prendere doni in natura da dare ai suonatori. Durante la questua era uso chiedere in dono le uova perché ce ne erano in surplus in quanto: “non c’è gallina o gallinaccia che a gennaio uovo non faccia”.
Nel periodo della Pasquella s’era ultimata da pochissimo la pista, ossia l’uccisione del maiale per cui i suonatori ricevevano spesso in dono anche qualche salsiccia. Nessuno dava mai denaro ai suonatori.
I moderni cantori si propongono, senza alcun fine di lucro, di far rivivere antiche tradizioni che altrimenti andrebbero inesorabilmente scomparendo. Intenti che si propone la Pasquella di Offagna.
Per una giornata intera di canti e musica. Perché sempre a Offagna nel pomeriggio ci sarà l’esibizione dei gruppi musicali in Piazza del Comune.