Treno, mangiare, dormire, ospedale… Bastano 193 vocaboli per interagire con un nuovo mondo. E’ quello che vivono i migranti che approdano alla disperata sul nostro suolo. Oggi questi quasi 200 termini sono contenuti in una app. Può essere scaricata su qualsiasi cellulare. Le parole, oltre a venire scandite da una voce chiara, sono accompagnate da immagini e movimenti.

Per semplificare, il modello ricorda il ballo “Gioca juer”, di Claudio Cecchetto… “Dormire, salutare, autostop, sternuto…”.
Ma se Cecchetto, nel tranquillo 1981, la pensò per mero divertimento da discoteca, Sergio Durando, capo della fondazione Migrantes di Torino e PubCoder, una giovane società che sviluppa software, l’hanno ideata per aiutare chi fugge dalle guerre.
L’applicazione si chiama “Benvenuti ABC”, è gratis e si può scaricare tramite Apple store e Google play store. E’ stata presentata in settimana a Torino e viene proposta nei centri di prima accoglienza.
Il primo dizionario interattivo è stato pensato l’anno scorso a Colonia in Germania, vicino a un grande campo d’accoglienza, da due creativi. Ma l’esperimento tedesco è un prodotto per bambini, sotto forma di libro digitale. Le menti torinesi hanno capito che il modello avrebbe potuto funzionare anche per gli adulti.
Questa app basica è solo un primo salvagente, dal quale ne potranno nascere altri a tema, a seconda dell’esigenza… viaggio, telefono, documenti…