Recanati. Sabato 5 novembre, alle 15.00, genitori, studenti, sindaco Francesco Fiordomo, dirigente scolastica e rspp dei licei classico e scienze umane ubicati a Palazzo Venieri si sono incontrati per discutere della sicurezza della struttura in questione.

Oggi, 7 novembre, le lezioni riprendono con regolarità dopo lo stop obbligato dei giorni scorsi dovuto alle scosse dell’ultimo terremoto (con lo sciame sismico che non accenna a diminuire), ma genitori e studenti vorrebbero prorogare la chiusura del Palazzo ancora un po’: il tempo necessario per fare chiarezza e intervenire materialmente per garantire l’evacuazione della scuola senza rischi.
Sono due le vie di fuga esistenti nel liceo, ma una è una scala a chiocciola con deflusso detto: “in fila per uno”, nel senso che in caso d’evacuazione dell’edificio lungo questa scala si scende uno alla volta. Ed è questo che preoccupa i genitori i quali, nella riunione di sabato scorso hanno richiesto a gran voce una terza scala di sicurezza. E non solo. Pur dichiarandosi fiduciosi rispetto alle dichiarazioni di agibilità comunicate dall’amministrazione, hanno chiesto di vederle controfirmate e pubbliche; così come vorrebbero vedere pubblicato su apposito spazio del sito del Comune il Certificato di Prevenzione Incendi entro oggi.
Dal canto suo, il sindaco ribadisce l’agibilità della scuola attestata sia dall’architetto Paduano, sia dagli ingegneri della Protezione civile di Genova; assicura su future e frequenti prove di evacuazione dall’edificio e s’impegna a valutare la fattibilità eventuale di una terza scala di sicurezza. La scuola riapre, pare abbia detto, e chi non vuole può anche non mandare i propri figli: “Non vorrete mica andare in un capannone – ha aggiunto – come dicono sui social! Avete visto che in Emilia Romagna sono crollati per primi?”

Al di là delle posizioni e della preoccupazione legittima dei genitori, la questione sembra destinata ad ulteriori sviluppi. Gli studenti si presenteranno oggi in aula? Il sindaco darà seguito alle richieste preoccupate dei genitori? Ma quel che più conta: finirà prima o poi questo sciame sismico capace di produrre così tanti problemi?