Porto Recanati, 22 maggio – Ulteriore duro colpo all’economia illegale: i finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno svolto, negli ultimi giorni, quattro interventi a contrasto del commercio illegale/irregolare, sottoponendo a sequestro, complessivamente, oltre 10.000 articoli recanti il marchio di conformità europea “CE” contraffatto e/o insicuri per la salute.
Quattro le persone denunciate alla competente A.G., segnalate anche sotto il profilo amministrativo. Con la stagione estiva ormai alle porte, la Guardia di Finanza ha intensificato l’azione di contrasto all’economia illegale, assestando un altro duro colpo al commercio di prodotti contraffatti e/o insicuri per la salute pubblica.
L’espediente utilizzato per trarre in inganno i consumatori è quello di dotare i prodotti posti in vendita di un marchio simile a quello prescritto, che differisce solo per pochissimi dettagli, quali la distanza tra le due lettere “C” ed “E” ovvero le dimensioni e la tipologia dei caratteri. La differenza non è solo formale, ma anche e soprattutto sostanziale, poiché nel caso dei prodotti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese le due lettere sono l’acronimo di “China Export” e non garantiscono affatto il consumatore circa i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa europea.
A farne le spese potrebbero essere soprattutto i bambini, nel caso di giocattoli contenenti parti piccole facilmente ingeribili e/o componenti potenzialmente nocivi, ma anche adulti per ciò che riguarda altri materiali.
I controlli svolti hanno permesso di individuare quattro esercizi commerciali, siti nei comuni di Recanati, Montelupone, Potenza Picena e Porto Recanati nei cui confronti sono stati sequestrati complessivamente 10.444 articoli irregolari (prodotti elettrici, elettronici, casalinghi e materiali vari).
Quattro commercianti di origine cinese sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e segnalati all’Autorità amministrativa per i provvedimenti di competenza.
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