Macerata, 4 agosto 2021 – Duro colpo inferto ieri all’economia illegale dai finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, che hanno portato a segno una serie di sequestri in materia di commercio di prodotti con marchi contraffatti o insicuri per la salute pubblica.
Le attività in questione, svolte parallelamente all’intensificazione dei servizi tesi ad assicurare il rispetto delle prescrizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia da coronavirus, da ultimo rafforzati da quanto concordato con il prefetto di Macerata, dott. Flavio Ferdani, hanno interessato tutto il tratto costiero dove sono maggiori i rischi di aggregazioni incontrollate e di comportamenti illeciti collegati alla movida.
L’operazione, denominata Estate sicura, ha preso spunto da un controllo eseguito dai Finanzieri di Porto Recanati nei confronti di un venditore ambulante attivo lungo il litorale della città. Dall’esame della merce esposta in vendita, le Fiamme Gialle hanno rilevato che su alcune lenti di occhiali da sole era apposto il marchio China Export, un palese inganno nei confronti del consumatore indotto a credere di acquistare un prodotto garantito, per qualità e origine, dalla marcatura comunitaria di conformità “CE”.
Sequestrati gli articoli irregolari, i militari hanno attivato le indagini per individuare i fornitori dell’ambulante, in modo da risalire ai canali di approvvigionamento e scoprire l’intera filiera del falso. Indagini che, in collaborazione con la Compagnia di Civitanova Marche, hanno permesso d’individuare altre cinque imprese operanti nella città costiera, attive nel commercio di abbigliamento e accessori.
Sequestrati, complessivamente, circa 19.000 articoli tra occhiali da sole, orologi da polso digitali e vario materiale elettrico ed informatico, tutti recanti il marchio “CE” fasullo. I sei responsabili sono stati denunciati per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, che prevede la reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20.000 euro.
Nell’ambito dei controlli, i Finanzieri hanno constatato come numerosi articoli fossero sprovvisti di qualsivoglia etichettatura che potesse indicarne, in lingua italiana, i materiali impiegati, l’eventuale presenza di sostanze nocive per l’uomo o per l’ambiente e, dove esistenti, le limitazioni nella destinazione d’uso, informazioni minime e obbligatorie previste dal Decreto Legislativo 206/2005 (Codice del Consumo).
Di conseguenza, non potendo escludere che i prodotti rinvenuti potessero essere pericolosi e dannosi per la salute dei consumatori, hanno proceduto al sequestro amministrativo di oltre 55.000 articoli irregolari, tra pelletterie, giocattoli, casalinghi, ulteriore materiale elettrico ed informatico. I responsabili degli esercizi commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio e rischiano una sanzione fino a oltre 25.000 euro.
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