Fermo, 23 marzo 2019 – “La struttura del commissario per il terremoto agisce secondo professionalità, norma e coscienza come è dovere delle istituzioni. Non capisco perché il sindaco Paolo Calcinaro, massima espressione istituzionale di Fermo, abbia invece sollevato un polverone per un fermo cantiere obbligato i cui giorni, per altro, si contano sulle dita di una mano”

Così Piero Farabollini, commissario per il sisma 2016, sulla vicenda della sospensione dei lavori della scuola Fracassetti di Via d’Acquisto stigmatizzata via social dal sindaco Calcinaro con ironia e comunicando alla stampa la propria amarezza per come “la burocrazia”, ancora una volta, non abbia tenuto conto delle esigenze dei cittadini e degli studenti.

“Le esternazioni del sindaco di Fermo sono ingiustificate ed inopportune visto che l’allarme per la sospetta presenza di una bomba della seconda guerra mondiale è stato condiviso da lui stesso (cfr https://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/bomba-1.4486479) e dall’ufficio tecnico comunale tanto da essere convocati gli artificieri – continua Farabollini – Per puro caso l’allarme si è rivelato infondato evitando di evacuare tutta la zona, studenti della vicina scuola compresa, ma RUP e Direttore dei Lavori avrebbero dovuto procedere cautelativamente visto che al responsabile per la sicurezza è stato formalmente segnalato come il cantiere sia impiantato a pochi metri da un’ area oggetto di bombardamento. Procedere perché sia esclusa ogni possibilità del genere a questo punto è d’obbligo”.
Farabollini segnala come siano stati tempestivamente convocati due giorni fa i responsabili del cantiere e l’impresa per chiarire questa ed altre e ben più sostanziose questioni sulla ricostruzione in sicurezza della nuova scuola. “Voglio pensare che questa vicenda sia solo un episodio spiacevole e non una storia, per così dire, di pagliuzze e travi nell’occhio – conclude il commissario geologo – Un allungamento dei tempi è piuttosto imputabile all’area scelta dal Comune per la scuola che è particolarmente soggetta ad instabilità idro-geologica. Gli scavi all’origine della polemica sono frutto di imprevisti e costosissimi lavori di consolidamento del versante”.
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