Ancona – Approvato il testo unico regionale in materia di commercio. Al suo interno le nuove norme in tema di prodotti alimentari per celiaci. Da oggi sarà possibile per chi è affetto dal morbo celiaco utilizzare il contributo pubblico mensile per l’acquisto di cibo senza glutine non solo nelle farmacie, nelle parafarmacie e nei negozi specializzati, ma in tutti i punti vendita accreditati, dai piccoli esercizi commerciali ai supermercati della grande distribuzione.
Non solo, la proposta di legge – promossa dai consiglieri Gianluca Busilacchi, Gino Traversini e Francesco Micucci, e appoggiata in modo bipartisan dalla commissione – prevede la digitalizzazione e la dematerializzazione della ricetta medica per poter utilizzare il contributo pubblico nei punti vendita.
«Si tratta di un provvedimento importante, che arriva a pochi giorni dalla settimana della celiachia (13-21 maggio), considerando che la popolazione marchigiana degli affetti da questa patologia è di 3.381 persone – spiega il capogruppo Busilacchi –. Le nuove disposizioni liberalizzano il commercio di prodotti alimentari adatti ai celiaci, con un effetto positivo sul loro costo».

Da un lato, dunque, queste disposizioni assicurano ai consumatori celiaci una più ampia scelta nell’esercitare il loro diritto. Potranno infatti acquistare gli alimenti senza glutine usufruendo del contributo pubblico dove ritengono opportuno, confrontando le varie offerte sul mercato.
«D’altro lato – aggiunge Busilacchi – la nuova normativa recepisce anche le osservazioni dell’Antitrust che ha giudicato le norme prima vigenti nelle Marche troppo restrittive per la concorrenza».
Altro aspetto fondamentale toccato dalla legge è quello dell’impegno alla dematerializzazione della ricetta medica e dell’acquisto tramite tessere elettroniche».
redazionale
Attenzione! Non diamo false informazioni. Attualmente non è possibile ottenere prodotti erogabili nella grande distribuzione e non lo sarà ancora per lungo tempo. Il processo di dematerializzazione del buono di cui il celiaco usufruisce è lungo e articolato. Comporta una serie di procedure operative e di infrastrutture che non si risolvono in qualche giorno o con un articolo di giornale. Come già avvenuto in regione Lombardia per mezzo della AINC (Associazione Italiana Negozi Celiachia) la dematerializzazione della ricetta e la liberalizzazione del mercato richiede un anno e mezzo almeno di sperimentazione. Per favore non divulgate informazioni non esatte. Grazie.