Ancona, 29 novembre 2022 – Un serio infortunio è accaduto a S. A., collaboratrice scolastica dell’Asilo Sabin, al termine dell’orario di lavoro: mentre scendeva le scale che da Via Camerano conducono a Via Torresi, la donna attraversando la strada ha infilato un piede in una buca, invisibile perché ricoperta dal fogliame, finendo per cadere rovinosamente sulla strada.
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A diffondere la notizia è Daniele Ballanti, portavoce del Comitato e presidente di Ankon nostra: «Non è la prima volta che una persona cade per colpa di strade e marciapiedi sconnessi e questo non è più tollerabile», dice.
Stessa musica arriva da commercianti e residenti di Via Torresi: «Rispetto a dieci anni fa il quartiere è sprofondato nel degrado per mancanza di manutenzioni e attenzioni – denunciano, producendo un lungo elenco – il commercio ne soffre ed alcune attività hanno abbassato le saracinesche. Scalinate, strade e marciapiedi trascurati, scuole a regime ridotto; capannoni e case abbandonate con immondizia ed animali, che nei mesi scorsi erano state occupate e poi sgombrate dalle Forze dell’Ordine.
Nel Largo Staffette Partigiane – continua l’elencazione – l’area bambini ha solo la metà dei giochi perché il Comune non ha sostituito quelli vandalizzati, mura deturpate con imbrattamenti, offese e parolacce, zone buie senza lampioni e telecamere di sicurezza dove è sorta anche una discarica con addirittura uno scooter abbandonato (per ben due volte segnalato alla Polizia Locale, ndr); il campetto da basket senza canestri e con panchine rotte. Il giardino di Via Camerano abbandonato, sporco e meta di frequentazioni pericolose grazie al buio per mancanza di illuminazione».
Non è normale che il Comitato di Via Torresi, che ha dovuto penare negli ultimi anni per avere un briciolo di attenzione dal Comune, sia stato costretto per farsi sentire ad organizzare petizioni popolari, proteste con lenzuola dai balconi, inviare decine di solleciti, chiamare la stampa, andare dal Prefetto e dal Questore, i quali hanno garantito la presenza delle Forze dell’Ordine. Disponibilità di alcuni assessori sì, ma interventi sul degrado zero!
«Stante la situazione di indifferenza dell’Amministrazione – conclude Daniele Ballanti – il Comitato di Via Torresi ed Ankon nostra hanno coinvolto altre associazioni ed operatori commerciali del Largo Staffette Partigiane per ritinteggiare le mura della piazzetta e coprire le scritte di insulti a carattere etnico e sessuale a proprie spese. È assurdo, siamo arrivati al punto in cui ci costringono a fare da soli. Abbiamo chiesto l’autorizzazione a procedere al Comune, visto che esso non lo fa, ma fino a che non installeranno le telecamere e i lampioni a scopo dissuasivo difficilmente la situazione sarà risolta alla radice».
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