Ancona, 7 maggio – Si è conclusa tra sabato e domenica un’operazione della Polizia di Stato condotta dalla Squadra Mobile e dall’ufficio della Polizia di Frontiera presso lo scalo marittimo ed aereo di Ancona.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha permesso nella scorsa notte di arrestare tre uomini di origini pugliesi, pluripregiudicati, colti in flagranza mentre asportavano un semirimorchio greco in sosta e in attesa di essere trasportato in Inghilterra.
Il fenomeno dei furti di semirimorchi presso lo scalo portuale anconetano è iniziato nell’ottobre scorso, protraendosi fino a marzo, per un totale di sei episodi che hanno visto coinvolti semirimorchi appartenenti a ditte di paesi europei, lasciati nell’area di interscambio adiacente al porto, in attesa di essere agganciati da altri trattori stradali con il compito di condurli a destinazione.
Il gruppo malavitoso, approfittando delle soste incustodite dei predetti veicoli carichi di merce di vario tipo, e avvalendosi di una propria motrice, approdava nell’area di interscambio in orari notturni e, al momento opportuno, agganciava i rimorchi in sosta per poi darsi alla fuga raggiungendo le sedi di smercio già pianificate.
Grazie ad altri complici che viaggiavano a bordo di auto staffetta, riusciva a prendere l’autostrada verificando l’assenza di controlli o posti di blocco lungo il percorso da parte delle forze di Polizia.
Una volta consegnato il rimorchio nelle varie destinazioni, i ladri riportavano la motrice in loro possesso a Foggia, presso un’area di sosta in periferia.
Nella notte tra sabato e domenica scorsi, i poliziotti della Mobile e della polizia di Frontiera sono riusciti a sgominare la banda arrestando in flagranza tre malavitosi, mentre asportavano un camion contenente 22 tonnellate di formaggio (valore 400.000 euro) destinato in Inghilterra.
Gli investigatori, oltre ai numerosi servizi notturni di appostamento, si sono avvalsi di presidi tecnici di investigazione, riuscendo infine a bloccare il camionista con il rimorchio rubato mentre si stava dirigendo verso l’autostrada.
Altro personale in borghese, a bordo di autovetture di servizio, bloccava a circa un chilometro un’autovettura Nissan presa per l’occasione a noleggio, arrestando i due occupanti.
Tra il materiale rinvenuto ed utile per il proseguimento delle indagini gli investigatori hanno sequestrato diversi telefoni “citofono”, utilizzati per eludere le intercettazioni.
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