Ancona – Il bagagliaio dell’auto usato come una farmacia ambulante. Obbligati ad aprirlo da un equipaggio della volante insospettito dagli strani maneggi della coppia, rivelava oltre cento ampolle di vetro colme di metadone: un oppioide usato come farmaco per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti.
L’uomo e la donna, coetanei 53enni, residenti in Ancona e pluripregiudicati, sono stati prima notati e poi bloccati dalla polizia nella serata di ieri, domenica 5 marzo, in Via Mamiani.

Gli agenti, agli ordini della dottoressa Cinzia Nicolini, si erano insospettiti alla vista di quell’auto in sosta con a bordo un uomo e una donna, già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti.
Potevano così vedere che alcuni individui si avvicinavano al veicolo e dopo aver parlottato con gli occupanti, dall’auto scendeva la donna che, aperto il portabagagli, avvolgeva qualcosa in un fazzoletto di carta e glielo consegnava.
Movimenti ripetuti più volte che altro non erano se non spaccio di sostanze stupefacenti. Messa la zona sotto controllo, la volante decideva d’intervenire. Alla vista delle auto della Polizia, la donna apriva repentinamente la portiera tentando di fuggire: mossa azzardata e inopportuna in quanto tutte le vie di fuga erano state chiuse dagli agenti.
Bloccati e identificati, e nonostante le loro plateali proteste, venivano invitati ad aprire il portabagagli colmo di metadone.
Perquisito, addosso all’uomo venivano rinvenuti più di mille euro in contanti tutti in banconote da 10 e 20 euro, appallottolate e riposte nelle tasche del piumino.
Estesa la perquisizione nella loro abitazione, i due facevano strada ai poliziotti che ispezionavano tutti i locali. Davanti ad una porta della camera da letto chiusa a chiave, l’uomo rispondeva di aver perso la chiave e di non potervi accedere da ormai alcuni mesi.
Una scusa fantasiosa e inutile dal momento che gli agenti rinvenivano la chiave nella borsetta della donna. Spalancata la porta, agli occhi dei poliziotti si è presentato un vero e proprio deposito e laboratorio per il confezionamento di metadone. Boccette di vetro vuote ovunque e 5 bottiglie di plastica da un litro e mezzo colme della sostanza.
Entrambi accompagnati in Questura venivano tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
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