Ancona. Continua senza soluzione di continuità la lotta della polizia di Stato allo spaccio della droga, una delle piaghe del secolo che, come un’araba fenice, risorge sempre qua e là. Per quanti successi ed arresti facciano gli agenti impegnati sul territorio – e sono in numero notevolissimo – c’è sempre qualche spacciatore nuovo che spunta all’improvviso. Ed è questo uno dei motivi per cui non bisogna abbassare la guardia, specialmente quando come in questo ultimo periodo nella provincia di Ancona si sono registrati casi di overdose ripetuti..

Gli investigatori della Squadra Mobile, anche su delega della Procura della Repubblica di Ancona, sono alla ricerca degli spacciatori di eroina che, o perché tagliata male o all’ inverso troppo pura, sta causando preoccupanti malori e addirittura seminando morte nei casi registrati dalla cronaca degli ultimi tempi. Ricordiamoli.
In un primo caso avvenuto a settembre, la narcotici ha verificato che il tossicodipendente aveva acquistato la droga nella zona di Porto Recanati; negli altri casi invece appare probabile l’ acquisto in città.
Il 7 ottobre, con un blitz in via Mattei nell’ area portuale, altro colpo messo a segno dalla Polizia con l’arresto del tunisino N. M., trovato in possesso di una ventina di dosi di eroina nascoste nelle intercapedini di un muro, e di circa 200 euro provenienti dallo spaccio.
L’ultimo e più recente successo della narcotici è di queste ore: a finire in trappola è stata una nigeriana, O. A. 35enne dimorante nel quartiere di Posatora, con a carico precedenti specifici commessi tra Castelvolturno (Caserta), Ascoli e Teramo.
La donna, nullafacente come il marito, era giunta ad Ancona proprio la scorsa estate, evidentemente con l’ intenzione di cambiare aria dopo aver rimediato denunce in altre province; i poliziotti si sono appostati, l’ hanno seguita ed alla fine, avuta la certezza che fosse in possesso di eroina, l’ hanno bloccata dalle parti di via Ragusa in atteggiamento sospetto.

Una accurata perquisizione a casa della nigeriana ha dato i frutti sperati dagli agenti: dal congelatore, all’ interno di buste di caffè (stratagemma usato dai trafficanti per eludere il fiuto dei cani poliziotto), sono stati trovati diversi ovuli di eroina per quasi mezzo etto di stupefacente.
Oltre alla droga, nel congelatore erano stivati anche 800 euro provento dello spaccio. Sequestrati, inoltre, un bilancino di precisione e fogli di cellophane per il confezionamento in dosi. Una volta tagliata e immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato circa 13.000 euro.
All’ esame chimico della Scientifica lo stupefacente ha evidenziato un elevato grado di purezza. Un risultato che ha indotto i poliziotti ad una ulteriore verifica per capire se la nigeriana possa avere a che fare con le overdose fatali degli ultimi mesi.
Visti i precedenti, e soprattutto il quantitativo di droga sequestrata, la donna è stata rinchiusa nel carcere femminile di Pesaro.