03 Mag Marche, reddito di cittadinanza: respinte il 40% delle domande

Numeri molto più bassi rispetto alle previsioni. I dati provincia per provincia

Ancona, 3 maggio 2019 – I dati forniti dall’Inps regionale sulle domande di reddito di cittadinanza presentate nelle Marche, rendono noto che sono circa 14.000. L’81,5% sono state inoltrate presso gli sportelli dei Caf, il 17,5% presso le Poste e appena l’1% da alcuni Patronati.

La Cgil ha denunciato, sin dalla nascita del provvedimento, un eccessivo trionfalismo e un possibile scarto tra realtà e aspettative. I numeri lo confermano appieno, in quanto la platea stimata dal Governo e i dati sui potenziali fruitori diffusi da alcuni parlamentari marchigiani di maggioranza erano assolutamente sovrastimati. Si parlava, infatti, di 134.000 potenziali soggetti marchigiani. I numeri, per il momento, sembrano confermare una vera e propria debacle dello strumento che invece raggiunge una platea molto più simile a quella che già beneficiava del Rei (15.000), istituito dal passato Governo.

Sulle domande presentate prevalgono le donne con il 57,4%. Il numero delle domande respinte è altissimo, ammonta a 5.551 domande: il 39,9% del totale di quelle presentate. Sono invece 8.253 quelle accolte.

Dichiara Giuseppe Santarelli, segretario Cgil Marche: “Questa misura nasce senza un confronto preventivo con il sindacato; i risultati sono molto deludenti. I paletti introdotti impediscono a molti di accedere al reddito di cittadinanza. La povertà purtroppo oggi si nasconde anche tra i dipendenti precari, part-time e quindi a basso reddito, oppure tra la moltitudine di partite Iva.”

Il Caf Cgil ha effettuato nelle Marche 4.556 domande, cioè il 32,71% di quelle effettuate presso i Caf di tutta la regione. Un terzo (1.523) provengono dal Caf di Pesaro Urbino, 1180 da Ancona, 1093 da Macerata, 489 da Ascoli Piceno e 271 da Fermo.

(dati regionali forniti da Caf Cgil)

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