20 Nov Marche – Dal 21 novembre riparte la caccia al cinghiale
Il Prefetto D’Acunto autorizza la mobilità dei cacciatori che possono così raggiungere le aree di caccia in forma collettiva anche fuori dal Comune di residenza
Ancona, 20 novembre 2020 – Subito dopo il 13 novembre scorso quando il Ministero della Salute con una ordinanza aveva decretato le Marche zona arancione, con la conseguenza per i cacciatori di limitare gli spostamenti al solo Comune di residenza, Mirco Carloni, vicepresidente della Regione Marche e assessore alla Caccia e Pesca sportiva, aveva avanzato una richiesta al Prefetto Antonio D’Acunto per trovare una soluzione che consentisse di proseguire il prelievo del cinghiale in forma collettiva.
Ieri, è arrivata puntuale la risposta del Prefetto che l’assessore Carloni riassume così: «Dal 21 novembre riparte la caccia al cinghiale in forma collettiva. Il Prefetto Antonio D’Acunto che ringrazio, ha espresso un parere positivo alla nostra richiesta avanzata lunedì 16 novembre».
Una richiesta che teneva conto della specificità della caccia al cinghiale dal momento che la stessa: «viene realizzata in forma collettiva e in unità di gestione raramente coincidenti con il territorio di residenza dei componenti delle squadre – spiega l’Assessore – Da qui, e dall’analisi delle problematiche causate dall’animale, la nostra richiesta che consentisse la mobilità dei componenti delle squadre e dei gruppi di girata».
Consentita la mobilità ai cacciatori anche fuori dal Comune di residenza, l’assessore Mirco Carloni ha subito dato mandato agli uffici: «di predisporre gli atti per consentire la regolare ripresa della caccia al cinghiale in forma collettiva da sabato 21 novembre, adottando particolare attenzione nell’applicare le misure di precauzione di contrasto all’epidemia Covid-19».
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