Trentaseienne già ai domiciliari evade e viene arrestato di nuovo

È un siciliano fermato dai Carabinieri di Loreto per il reato di estorsione ai danni di una ditta di materiali edili del posto. Rinchiuso a Montacuto

Loreto, 2 settembre 2021 – Nella mattinata del 31 agosto scorso, i Carabinieri di Loreto avevano dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa il giorno precedente dal Gip del Tribunale di Ancona dottoressa Sonia Piermartini, nei confronti di un cittadino italiano trentaseienne di origine siciliana, responsabile del reato di estorsione.

L’attività investigativa condotta dall’Arma aveva permesso di definire un quadro indiziario a carico del trentaseienne in merito ad una estorsione messa in atto lo scorso 3 agosto nei confronti di una ditta loretana di materiale edile.

Nei fatti, il siciliano si era presentato con un bastone in mano e una catena di metallo avvolta intorno al braccio presso quella ditta e, con fare arrogante e prevaricatore, aveva chiesto ad un dipendente la consegna immediata di materiale: rete metallica, paletti di sostegno e accessori vari.

Ultimata la consegna, all’atto di saldare il conto pari a circa 500,00 euro, l’estortore ne consegnava solo 100, rivolgendo pesanti minacce di morte al dipendente che, intimorito, si allontanava a bordo di un mezzo aziendale.

Il trentaseienne, fermato in località Grotte tra Loreto e Porto Recanati, era stato messo agli arresti domiciliari da dove era evaso lo stesso pomeriggio, motivo per il quale è stata richiesta ed ottenuta dallo stesso Gip l’aggravamento della misura custodiale.

Nella mattinata del 1° settembre, i Carabinieri di Loreto lo hanno rintracciato in un’abitazione di Porto Potenza Picena. Lo hanno arrestato di nuovo e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto.

 

redazionale

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Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

di Paolo Fileni

La felicità di coppia genera invidia

Quando dura a lungo dà fastidio a chi non ce l’ha


Camerano, 18 marzo 2023 – Lo spunto per questo Paneburro&marmellata me l’ha dato un’anconetana che ho conosciuto come scrittrice qualche anno fa: su Facebook ieri ha pubblicato un post che recita: “A me ‘sta gente che se innamora e che è felice x 50 anni, ecco, non lo so, ma forse me sta un po’ sul c….”, accompagnando l’infelice frase con la foto dell’attore britannico Michael Caine in compagnia dell’attuale e bellissima moglie Shakira Baksh (foto). Sir Michael Caine, per dovere di cronaca, nato Maurice Joseph Micklewhite Jr.

Stavo scherzando”, ha scritto la signora dorica, senza però chiedere scusa al baronetto e alla sua consorte. Ora, al di là del modo molto discutibile con cui, loro malgrado, facciamo entrare nelle nostre vite e nelle nostre frustrazioni quelle di emeriti sconosciuti rei di essere famosi grazie ad un loro immenso talento, resta la riflessione sulla felicità della coppia che dura da cinquant’anni (si sono sposati negli anni ’70, dopo che Caine nel 1958 aveva divorziato dalla prima moglie, Patricia Haines).

Lasciando da parte i coniugi Caine o chi per essi, lo dico meglio: ci si può innamorare di qualcuno, convolare a nozze con lui/lei e far durare felicemente questo amore per la vita? Perché cinquant’anni in un rapporto di coppia sono davvero una vita. E ancora: perché un’unione felice che dura a lungo può diventare motivo d’invidia? Perché, “cinquant’anni insieme” non sono sopportabili, ammissibili, auspicabili e generano commenti come quello della signora anconetana?

Credo che l’innamoramento fra due individui sia un tale sconvolgimento ormonale e cerebrale da non avere eguali al mondo. Non lo dico io, l’ha detto – ad esempio – con tesi molto appropriate Francesco Alberoni. Coinvolge all’ennesima potenza tutti i sensi: durasse tutta la vita distruggerebbe chi ne è coinvolto. Ecco perché non dura tanto, giusto il tempo di trasformarsi in amore. Quel che è l’amore, francamente non lo so: ognuno di noi ha il suo modo d’amare in base alla propria cultura, alla propria sensibilità, alle esperienze vissute. La sua durata è fissata dalle dinamiche che s’instaurano all’interno del rapporto di coppia. E non sta scritto da nessuna parte che debba durare in eterno. Può, ma non è detto. Gli amori finiscono, così come iniziano.

Nel tempo, gli amori quando durano si trasformano. Diventano rispetto reciproco, armonia, complicità, empatia, condivisione. Quando non c’è questa trasformazione, semplicemente (o drasticamente) finiscono.  

E torniamo alla signora anconetana e ai Caine. Per conoscere davvero il vissuto di qualcuno, recita una massima, bisogna aver camminato nelle sue scarpe per un po’ di strada. Come può starti sul c…., come può darti fastidio la vita di qualcuno che non conosci? La felicità in una coppia è bellezza, m’inebrio e ne godo quando ne vedo intorno a me anche se è rara. Non m’incupisco. Non mi appago mai. E per questo, lunga vita ai Caine, e a voi!

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