15 Mag Loreto – Si getta dall’auto in movimento per sfuggire ai carabinieri
Era sprovvisto di patente: multato con 5mila euro. Ferito lievemente un carabiniere
Loreto/1 – La scorsa notte, durante un posto di blocco attuato in via Buffolareccia, i carabinieri intimavano l’alt ad un’auto Renault Clio di colore nera, successivamente risultata di proprietà e condotta da un pluripregiudicato identificato per Vilson Kocli, nato in Albania nel 1987, residente a Mesagne (BR), separato, nullafacente.
All’intimazione del fermo, Kocli con manovra repentina superava il posto di blocco e si dava alla fuga in direzione di Porto Recanti. Prontamente inseguito, il veicolo veniva raggiunto in via Traversa Cimitero. Il conducente, vistosi braccato, si lanciava dal veicolo ancora in movimento abbandonandolo, e cercando la fuga a piedi attraverso i campi.
Tentativo reso vano dai militi che lo raggiungevano e lo bloccavano sui terreni adiacenti il parcheggio del cimitero. L’autovettura, priva di controllo, finiva la sua corsa dentro un fossato. Nella circostanza della cattura, uno dei carabinieri riportava delle contusioni alla mano destra guaribili in tre giorni. È stato medicato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Loreto.
Il pluripregiudicato albanese veniva condotto presso la locale caserma dove, nonostante tutto il trambusto creato, si rifiutava di collaborare con le forze dell’ordine e di fornire spiegazioni sulla sua presenza a Loreto.
Pertanto, in flagranza, Vilson Kocli veniva dichiarato in stato di arresto per il reato di: resistenza, violenza e lesioni personali a pubbico ufficiale e trattenuto in camera di sicurezza.
Nella circostanza, l’uomo veniva anche contravvenzionato con un’ammenda di 5mila euro, in violazione all’art. 116 comma 15° e 17° del C.d.S. poiché sprovvisto della patente di guida mai conseguita in Italia, nonché per la violazione all’art. 192 per non aver ottemperato all’alt e al controllo dei carabinieri.
La Renault Clio veniva sottoposta a fermo amministrativo per la successiva confisca e affidata in custodia a ditta convenzionata.
Il Sostituto Procuratore di turno, dottor Daniele Paci, concordava l’arresto, e disponeva la traduzione dell’arrestato presso il Tribunale di Ancona nella mattinata di oggi, per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo.
A carico dell’arrestato, veniva altresì redatta e inoltrata alla competente Questura di Ancona, la proposta di misura di prevenzione per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio per 3 anni dal Comune di Loreto.
Alle 13 di oggi, nel corso dell’udienza tenutasi presso il Tribunale del capoluogo, veniva convalidato l’arresto del Kocli e, su richiesta dei termini a difesa del legale di parte, veniva concesso il rito abbreviato con l’udienza rinviata al 20 luglio 2017, rimettendo di fatto in libertà l’arrestato se non detenuto per altra causa.
Deteneva un coltello illegale
Loreto/2 – Sempre durante un posto di blocco, e sempre a Loreto, i carabinieri della locale stazione alle 13 di ieri in Via Montorso procedevano al fermo intimando l’alt ad una Fiat Punto di colore grigia. Il conducente però ignorava il segnale proseguendo la marcia in direzione di Porto Recanati (MC).
La pattuglia dei militi raggiungeva e bloccava il fuggitivo dopo meno di un chilometro, nei pressi della rotatoria tra Via del Mare di Loreto e Via del Sole di Porto Recanati. Dall’ispezione dell’auto emergeva che il veicolo era condotto da G.A. nato a Palermo il 16.01.1976, residente a Loreto (AN), coniugato, operaio, pregiudicato.
G.A. all’atto del controllo si mostrava impacciato e con un comportamento sospettoso, ambiguo e poco collaborativo. Perquisito, risultava in possesso di un coltello a serramanico marca “Maurer” di genere vietato, della lunghezza complessiva di 17cm di cui 8 di lama.
L’arma bianca veniva debitamente sequestrata ed il pregiudicato condotto negli uffici della caserma di Loreto per gli ulteriori adempimenti di Legge. Al termine delle formalità di rito, a carico dell’uomo scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica per il reato di: porto illegale di armi .
In considerazione di quanto sopra, e ritenuto l’atteggiamento del pregiudicato siciliano grave e inottemperante alle leggi, a suo carico veniva altresì redatta e trasmessa alla Questura una proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione dell’Avviso Orale.
redazionale