29 Nov Pesaro Urbino. Il sindaco di Montemaggiore al Metauro non si adegua alla volontà popolare
L’Anpci scrive a Ceriscioli per far valere il voto popolare contrario alla fusione fra comuni
Pesaro Urbino. Franca Briglio, presidente dell’Anpci (Associazione nazionale piccoli comuni italiani), scrive indignata al presidente della Regione Marche, Ceriscioli, affinché faccia valere i risultati del referendum popolare che ha bocciato la fusione tra i comuni di Montemaggiore al Metauro, Serrungarina e Saltara.
Nei fatti, gli abitanti di Montemaggiore hanno votato a sfavore della fusione ma i tre sindaci, ribaltando il volere popolare e cumulando le votazione, hanno dichiarato che: “i risultati sono favorevoli al progetto di fusione”.
Di seguito la pubblicazione integrale della lettera di protesta dell’Anpi
Ill.mo Presidente della Giunta Regionale delle Marche Dott. Luca Ceriscioli
Via Gentile da Fabriano 60100 ANCONA
OGGETTO: referendum consultivo del 13/11/2016 per la fusione tra i comuni di Montemaggiore al Metauro, Serrungarina e Saltara.
Egregio Presidente,
il referendum in oggetto, per quanto concerne il comune di Montemaggiore al Metauro, ha avuto il seguente risultato: affluenza 63,44% , SI: 35,02%; NO 64,28%.
Pertanto i cittadini del predetto comune inequivocabilmente, a larga e netta maggioranza, hanno detto “NO” alla fusione (tra l’altro ben maggiore è stata l’affluenza alle urne nel suddetto comune rispetto agli altri due, che sono rimasti sotto la soglia del 50,00%).
Questa associazione ha appreso che i Sindaci dei tre comuni interessati alla proposta di fusione, con nota prot. n. 14048 del 18/11/2016 del comune di Saltara, “pur mettendo in risalto forti differenze di valutazione tra gli elettorati dei tre comuni interessati” incredibilmente ed illegittimamente hanno affermato, cumulando indebitamente i voti dei tre comuni, che “i risultati sono favorevoli al progetto di fusione”.
Questa associazione, oltre a stigmatizzare il comportamento del sindaco di Montemaggiore al Metauro, che non si è adeguato alla volontà popolare, non può che mettere in risalto che un’eventuale fusione forzosa da parte delle Regione Marche, che coinvolga detto comune, i cui cittadini hanno espresso la loro contrarietà alla fusione, sarebbe, oltre che antidemocratica, illegittima per contrarietà alla Costituzione, allo spirito della stessa L.R. delle Marche n.10 del 16/1/1995 e viziata da disparità di trattamento, abuso, sviamento, illogicità, irrazionalità ed ingiustizia manifesta.
Peraltro Codesta Regione, successivamente ai referendum del 17/4/2016 in cui è prevalsa la contrarietà alla fusione del comune di Mombaroccio in quello di Pesaro e del comune di Tavoleto in quello di Urbino, ha preso atto del risultato e non ha proseguito l’iter per la fusione.
Certi che anche in questo caso Codesta Regione si adegui alla volontà espressa dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Montemaggiore al Metauro, si inviano distinti saluti.
Roma, 28.11.2016 Franca Biglio
redazionale