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Il ladro che ama la lettura

Colto in flagranza a Roma con un libro in mano

Ancona, 23 agosto 2024 – Eravamo rimasti, noi meno giovani, al ladro gentiluomo Arsenio Lupin.

Nato nel 1905 dalla penna del grande scrittore francese Maurice Leblanc, forse ispirato alla figura dell’anarchico Alexandre Marius Jacob, Lupin è un personaggio letterario protagonista di numerosi romanzi (in Italia sono pubblicati da Magazzini Salani) dai quali poi sono state realizzate innumerevoli trasposizioni cinematografiche e televisive e, in anni più recenti, addirittura un cartone animato e un manga.

Georges Descrierés

Negli anni ’70 seguivamo con autentica trepidazione la serie televisiva, trasmessa dalla Rai, con lo straordinario attore Georges Descrierés, che per interpretarlo aveva dovuto vincere addirittura la concorrenza di un autentico gigante come Jean Paul Belmondo (a cui sicuramente lo accomunava, oltre a una certa somiglianza fisica, l’aspetto da simpatica canaglia).

Lupin, abile trasformista, capace di truccarsi e travestirsi secondo le occasioni, non ricorreva mai alla violenza. Rubava per sé, ma anche per quelli più bisognosi e sempre e solo ai più facoltosi. E sì, qui lo dobbiamo confessare, anche se non si dovrebbe, a noi faceva una gran simpatia.

A proposito di ladri anomali, l’altro giorno a Roma, in via Carlo Mirabello, quartiere Prati, dove si trova tra l’altro anche il Palazzo di Giustizia (il Palazzaccio, lo chiamano i romani), si è venuti a conoscenza una nuova tipologia: il ladro lettore.

La cosa ha destato un certo, e non ingiustificato, scalpore. Un settantunenne, rientrando a tarda sera, si è accorto che c’era qualcuno in casa e con una chiamata ha prontamente attivato il 112. Arrivate sul posto, le forze dell’ordine, hanno trovato un trentottenne che, beatamente steso sul letto, era completamente assorto nella lettura.

Intrufolatosi nell’appartamento, evidentemente per compiere un furto, il malvivente ha visto nella biblioteca di casa un libro che gli interessava e non ha saputo (o potuto?) resistere. Il volume in questione, per la cronaca, era Gli dei alle sei. L’Iliade all’ora dell’aperitivo, di Giovanni Nucci (Bompiani).

Il libro di Nucci ci propone una rilettura dell’Iliade dal punto di vista delle divinità, vere protagoniste del racconto e forze interiori che ci muovono dal profondo. Insomma, un saggio, assolutamente non accademico, che si prefigge anche lo scopo di stimolarci a continuare a leggere i classici. E già, proprio come i furti dentro le case vuote nelle sere d’agosto: un classico.

Una certa simpatia, visti i tempi che corrono e quanto poco si legge qui da noi in Italia, ce l’ha fatta anche questo goffo ladro trentottenne che adesso verrà processato per direttissima, come vuole la legge in questi casi. Ci sentiamo allora di chiedere per il ladro lettore una, seppur lieve, attenuazione della pena.

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