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GdF Ascoli Piceno scopre tre imprese “evasori totali”. Denunciate 12 persone

Sequestrati beni e valori per 470 mila euro

Ascoli Piceno. La complessa indagine di polizia economica e finanziaria, definita ieri dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, ha coinvolto i componenti di un sodalizio criminoso particolarmente specializzato nella perpetrazione di reati di natura fiscale.

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Le attività investigative hanno portato all’individuazione di precisi elementi in virtù dei quali poter configurare, nei confronti di tre società da questi gestite di fatto, la qualifica di “Evasori totali”, essendo risultate infatti aver omesso la presentazione delle dichiarazioni d’imposta – sia ai fini delle imposte dirette, sia ai fini dell’IVA – per tre anni, occultando materia imponibile per complessivi 3,4 milioni di euro.

A nulla sono valse le classiche condotte, attuate a più riprese, consistite nell’occultamento – e, per altra parte, anche nella distruzione – delle scritture contabili; le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno sono riuscite a ricostruire ciò che effettivamente era stato attuato negli anni dal sodalizio criminoso attraverso la gestione “occulta” delle tre imprese, costituite ufficialmente nelle province di Ascoli Piceno, Teramo e Perugia, ma, di fatto, tutte operanti nel sambenedettese.

L’operazione “Hermes”, ha prodotto una denuncia all’Autorità Giudiziaria di: – S.M., 43enne residente ad Alba Adriatica (TE); – C.A., 41enne residente a Giulianova (TE); – R.I., 46enne residente a Roseto degli Abruzzi (TE); – G.L., 50enne residente a Roseto degli Abruzzi (TE); – B.G., 66enne residente a Fermo; – C.M., 43enne residente a Macerata; – D.C.L., 57enne residente a Montefiore dell’Aso (AP); – C.F., 49enne residente a San Benedetto del Tronto (AP); – L.C., 55enne residente a Fermo; – T.B., 29enne residente ad Alba Adriatica (TE); – C.G., 43enne residente a Monteprandone (AP); – B.L., 39enne residente a Perugia, per i reati di “Omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi” e ”Occultamento o distruzione delle scritture contabili”.

Il Provvedimento successivo ha permesso il sequestro di beni per complessivi 470.000 euro, rappresentati da sei immobili ad uso abitativo siti nelle province di Ascoli Piceno e di Teramo e da 29 rapporti di conto corrente, depositi e titoli, individuati presso Istituti di credito di Ascoli Piceno, Teramo, Fermo e Milano.

Le indagini del contesto si inseriscono nell’ambito degli ulteriori approfondimenti avviati dall’aprile 2014 nei confronti del principale promotore del sodalizio criminale, già all’epoca individuato in seno all’operazione “Sugar fraud” quale deus ex machina di un altro disegno criminoso finalizzato al depauperamento degli asset aziendali di tre imprese e alla distrazione di consistenti somme di denaro e altri valori.

 

redazionale

 

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