26 Apr Filottrano – In migliaia per il saluto a Michele Scarponi
Anche il campione del mondo Sagan. Toccanti gli interventi
Filottrano – C’era tutto il mondo del ciclismo o quasi a salutare nell’ultima tappa terrena Michele Scarponi, morto sabato in un incidente in bici sulle strade filottranesi. Nel rettangolo verde del San Giobbe che si è trasformato in una grande chiesa. Dove migliaia di persone di tutte le età hanno voluto salutare il Capitano.
”Ciao Capitano” l’ha chiamato così il ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani. Che ha ricordato i suoi trionfi, non numerosi come quelli di Eddy Merckx ”ma per generosità, professionalità, attaccamento alla famiglia e al lavoro sei stato come lui”. Cassani gli ha poi regalato quella maglia azzurra che voleva affidargli l’anno prossimo nel mondiale di Innsbruck. Difficilissimo, ma Scarponi purtroppo non ci sarà.
Nello stadio di Filottrano c’era anche la maglia iridata Peter Sagan, ma anche l’ultima maglia rosa Vincenzo Nibali. Tanti campioni nazionali e internazionali, ma anche corridori, o ex, marchigiani come Andrea Tonti, Simone Stortoni, Francesco Lasca. Toccante il momento dell’entrata della bara in campo portata a spalle dai compagni di squadra nell’Astana e accompagnata da un lunghissimo applauso. Dietro la famiglia Scarponi, con babbo e mamma di Michele, fratello e sorella e la moglie Anna con i due gemellini, Giacomo e Tommaso, che hanno deposto due mazzi di fiori sulla bara del babbo.
Momenti toccanti come l’omelia del cardinale Edoardo Menichelli che ha messo in risalto tre idee: ”Diritto al lamento e pianto, speranza, memoria. Non c’è una risposta, un tempo utile per morire”. Ricordando la sua tragica esperienza familiare dove ha perso da bambino entrambi i genitori. ”Perché? Me lo domando da 67 anni”.
Toccante anche il ricordo di Marco, il fratello di Scarponi che ha ringraziato dell’enorme affetto dimostrato dalla gente e che ”nelle gambe non ci sono solo fatica e sacrificio e duri allenamenti, ma un 1% si chiama storia con la maiuscola, collettiva che ci commuove e ci fa innamorare al ciclismo”. Ha parlato anche il sindaco di Filottrano Lauretta Giulioni che ha promesso che non mancheranno le iniziative ”per ricordare il nostro campione”. Presente anche l’allenatore Roberto Mancini che ha etichettato Scarponi come “una persona splendida, un marchigiano doc”.
Due ore di cerimonia, poi il lancio in cielo di palloncini gialloblu, i colori dell’Astana, e la gente che come in una corsa a bordo della strada, lo ha salutato verso l’ultima tappa, la più brutta, verso il cimitero locale.